Alessandria-Spinetta: “la pista ciclabile più pazza del mondo. Sarà poco fruibile”
Il progetto della passerella su fiume Bormida e della pista ciclo-pedonale che unirà Alessandria con il sobborgo di Spinetta (Marengo Hub) sono stati analizzati in commissione consiliare. Dal M5S critiche sulla "pista ciclabile più pazza del mondo": percorso molto più lungo per il giro che fa dietro alla Paglieri/Ex Zuccherificio. "Sarà poco sfruttata, anche dai ciclo turisti....si fa il giro dei parcheggi dei centri commerciali....e la presenza del wi-fi non basta"
Il progetto della passerella su fiume Bormida e della pista ciclo-pedonale che unirà Alessandria con il sobborgo di Spinetta (Marengo Hub) sono stati analizzati in commissione consiliare. Dal M5S critiche sulla "pista ciclabile più pazza del mondo": percorso molto più lungo per il giro che fa dietro alla Paglieri/Ex Zuccherificio. "Sarà poco sfruttata, anche dai ciclo turisti....si fa il giro dei parcheggi dei centri commerciali....e la presenza del wi-fi non basta"
ALESSANDRIA – Si parte da via Piave, attraversando tutta la zona Alessandria 2000, e si arriva al parco del Palazzo dell’Edilizia con un sottopassaggio a doppio senso di marcia. Si supera il fiume con la passerella ciclo-pedonale che sarà creata apposta, a monte del fiume Bormida, ad una distanza di 120 metri circa rispetto l’attuale ponte. Per proseguire poi con un tratto “campestre” passando nella parte rurale dietro la Paglieri e l’Ex Zuccherificio e immettersi nuovamente in ambito urbano a Spinetta da dove si può deviare per arrivare al parco di Marengo, sfruttando l’attraversamento pedonale all’altezza del cimitero e percorrendo poi la via di ingresso dietro al parco di Marengo”.
Nessuna sorpresa rispetto a quanto presentato solo poche settimane fa, ovvero i progetti definitivi del bando periferie, il Marengo Hub che porterà sull’asse di Spinetta 18 milioni di euro di investimenti di vario genere. La commissione consiliare Territorio ha deciso di affrontare i singoli progetti, uno per uno, partendo proprio dal primo Lotto: piste ciclabili e passerella sul fiume Bormida.
Tutti progetti sui quali si sono potuti modificare solo “piccoli dettagli” che come ha spiegato il vicesindaco Davide Buzzi Langhi “dipendevano soprattutto da problematiche urbanistiche che dovevano essere affrontate, come banalmente “dove si può pensare di fare la passerella? E’ una questione urbanistica”.

Una linea “politica” condivisa anche dalla “voce fuori dal coro” della Lega, nella persona di Evaldo Pavanello che ha esplicitamente detto “faccio mie tutte le considerazioni del Movimento 5 Stelle”. Una sintonia “nazionale” che almeno su questo tema si riflette anche sul locale. Anche se non sembra valere per tutti i membri del primo partito di maggioranza…..
A rispondere invece “a difesa delle scelte fatte” è stata la consigliera Vittoria Oneto: “ma di cosa stiamo parlando? Si può dire che non si sarebbe fatta la stessa scelta….ma è stata una volontà, una direzione politica quella della precedente amministrazione. Anche perché credevamo che interventi spot in giro per la città non sarebbero stati d’impatto…invece la riqualificazione completa di una zona….poi come Spinetta….una città nella città, con tutte le ricadute economiche e occupazionali che ne potranno conseguire”.

Ma tralasciando la logica generale con cui si è deciso di partecipare, le critiche sono arrivate anche nello specifico del progetto. “Si tratta della pista ciclabile più pazza del mondo, che sarà poco fruibile per i ciclo-turisti che si muovono verso zone di pregio e cultura, ma anche da chi utilizza le due ruote solo per gli spostamenti quotidiani. Per andare da un punto A ad uno B con questo percorso faccio il doppio dei chilometri…inoltre passando attraverso i parcheggi dei centri commerciali di Al 2000 e magari in un futuro che di quello che sorgerà dove oggi c’è l’Ex Zuccherificio” sono state le considerazioni del pentastellato Serra. Che ha parlato di grosse somme di investimento per un’opera di poca utilità alla città. Ma le risposte non si sono fatte attendere: “in alcuni punti il percorso potrà essere anche più lungo (quando si allarga nei campi dietro la Paglieri) ma è stata scelta come alternativa più sicura rispetto che fare una pista ciclabile a ridosso della strada veicolare della provinciale. Inoltre nel tratto dell’Ex Zuccherificio, ci sono già sottoservizi creati da Amag, quindi si sfrutteranno quelli senza nuovo consumo di suolo e senza altri interventi….almeno finché non si realizzerà il progetto commerciale su quell’area”.

Solo il futuro, con l’opera realizzata potrà dare ragione o torno agli uni o agli altri.