Biblioteca Eco: Cuttica “apre” al Pd? Resta il “dilemma” delle risorse…
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G.B. - giulia.boggian@alessandrianews.it  
1 Maggio 2018
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Biblioteca Eco: Cuttica “apre” al Pd? Resta il “dilemma” delle risorse…

L'ordine del giorno del Partito Democratico sull'occasione della vendita della storica biblioteca dello scrittore alessandrino è stato presentato in Consiglio comunale. Apertura da parte del sindaco sulla possibilità di "intrattenere rapporti con la famiglia" e sull'idea di riflessione per "l'Agenda digitale in Cittadella". Ma sulle risorse possibili il messaggio è chiaro: "la strategia Por- Fesr su Cittadella ormai è delineata"

L'ordine del giorno del Partito Democratico sull'occasione della vendita della storica biblioteca dello scrittore alessandrino è stato presentato in Consiglio comunale. Apertura da parte del sindaco sulla possibilità di "intrattenere rapporti con la famiglia" e sull'idea di riflessione per "l'Agenda digitale in Cittadella". Ma sulle risorse possibili il messaggio è chiaro: "la strategia Por- Fesr su Cittadella ormai è delineata"

 ALESSANDRIA – L’ordine del giorno del Partito Democratico sull’occasione da non perdere della vendita della storica biblioteca dello scrittore alessandrino, Umberto Eco, è stato presentato in Consiglio comunale. La proposta del Pd, nella figura della consigliera Vittoria Oneto, guarda ad un dialogo con la famiglia Eco e pensa ad un “Polo della digitalizzazione in Cittadella” per dare spazio a questi beni.

In prima istanza l‘uscita del gruppo di minoranza di “provare a riportare qui la biblioteca di Eco” era stata subito “bocciata” dal sindaco con un semplice “non abbiamo quelle risorse” (si parla infatti di milioni di euro,ndr). Ora però – con questa proposta formale – sembra esserci una apertura da parte del primo cittadino, Cuttica. “E’ certamente possibile intrattenere un rapporto, un dialogo con la famiglia…magari per una parte di questo bene, quei libri che riguardano Alessandria”.

Ma il sindaco sembra strizzare l’occhio anche sull’idea dell’ex assessore (Oneto) di una riflessione più ampia sulla “Agenda digitale”, sulla possibilità di far diventare una parte della Cittadella un “polo della digitalizzazione” ovvero un punto di riferimento “per la ricerca e l’applicazione di nuove tecnologie per la salvaguardia e il restauro dei beni archivistici ma anche beni culturali e architettonici, per la sperimentazione e realizzazione di idee creative, per l’accoglienza di biblioteche e archivi scientifici, per l’agevolazione e l’accoglienza di start-up di giovani e spin-off dell’Università”. Una parte su cui si potrebbe approfondire il tema, le idee…i possibili attori e sbocchi.

Più critico invece sulle “premesse” che citano i diversi “distributori” di fondi possibili: dai 25 milioni del Ministero, ai fondi Por Fesr sulla Cittadella. “La Strategia ormai è stata delineata. E’ passata in giunta, pronta per essere presentata in Regione”. Come a dire che le mani per questa operazione su quelle risorse non si mettono.

L’ordine del giorno è stato comunque approvato con 21 voti favorevoli, anche della maggioranza, fatta eccezione per due astenuti (Passalacqua e Castellano). Il primo dei quali, presidente anche della commissione Cultura, è su un’altra lunghezza d’onda. “Si potrebbe anche ricordare che esiste anche il verbo donare!”. Questa sarebbe la strada più semplice, così come la più improbabile.
Mentre sarebbe bene ragionare su quale possibile alternativa puntare per “non lasciarsi scappare questa occasione in questo momento storico per Alessandria” come sostengono i consiglieri del Pd.

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