“Videosorvegliati” i cassonetti della spazzatura
Cinque telecamere di videosorveglianza posizionate in 4 isole ecologiche in diverse aree della città e due a Cantalupo. "Una anteprima - come è stata definita dal sindaco Cuttica - mirata al corretto utilizzo dei cassonetti della spazzatura e anche contro atti vandalici o incendi di bidoni". A controllare le immagini la control room della Polizia Municipale
Cinque telecamere di videosorveglianza posizionate in 4 isole ecologiche in diverse aree della città e due a Cantalupo. "Una anteprima - come è stata definita dal sindaco Cuttica - mirata al corretto utilizzo dei cassonetti della spazzatura e anche contro atti vandalici o incendi di bidoni". A controllare le immagini la control room della Polizia Municipale
Questo a dimostrazione che questi dispositivi non servono solo a monitorare e “punire” (e le sanzioni si differenziano tra privato cittadino che può pagare dai 600 euro per abbandono di rifiuto semplice fino a 1200 euro per quello definito pericoloso e invece ditte per le quali non c’è differenza tra tipologia di rifiuto abbandonato e dove la sanzione non è amministrativa, ma sfocia nel penale) coloro che incivilmente non buttano nei cassonetti la spazzatura e lasciano fuori sacchetti o anche oggetti come materassi e televisori, ma servono anche contro coloro che incendiano i bidoni o che compiono atti vandalici.
Si tratta di telecamere di ultima generazione (QSCAM Street Cam), con immagini molto nitide, con sistema “night&day” che permette una buona visuale anche alla presenza di poca luce e che consentono un sistema di videosorveglianza wireless, mediante la trasmissione di immagini e video attraverso comunicazioni UMTS / LTE. Sono dotate di un sistema di “alert” che permette l’invio di una segnalazione d’allarme alla centrale operativa in caso di apertura forzata e/o scasso. E le immagini vengono mantenute in memoria per 7 giorni. Sono controllate dalla “control room” nella sede della Polizia Municipale e sono attive H24, insieme alle poche altre telecamere di sicurezza oggi funzionanti (meno di 15).
Un intervento “anteprima” di una serie di altre azioni in ambito di sicurezza e controllo della città, come lo ha definito il sindaco Cuttica di Revigliasco, che si riassumono in “riattivazione delle 47 telecamere di videosorveglianza della città, di un sistema adeguato di controllo in piazzale Berlinguer, una volta perfezionati gli atti con l’Azienda Ospedaliera, telecamere anche nei sobborghi attraverso i finanziamenti POR-FESR e con il Bando Periferie su Spinetta”. “E’ un intervento mirato contro la cattiva abitudine che esiste di utilizzare le aree adiacenti i bidoni come immondizai. Una amministrazione deve fare il possibile per rendere la città pulita, ma allo stesso tempo non può che fare appello ai cittadini, educarli, ad un corretto utilizzo degli strumenti che si mettono loro a disposizione”.
“Adesso su queste postazioni i cittadini dovranno stare più attenti a come buttano la spazzatura” ha aggiunto il vicesindaco Davide Buzzi Langhi, sottolinenado come questa azione arrivi dopo un lavoro operato su Amag Ambiente e sulla qualità del servizio offerto alla città. “Prima si doveva far tornare a funzionare bene Amag Ambiente che ha avuto il culmine di disservizi nel periodo natalizio con 100 segnalazioni al giorno da parte dei cittadini per un servizio fatto a singhiozzo. Ora che l’azienda è timidamente tornata alla normalità, questo è un qualcosa in più che si dà al cittadino al quale si chiede di essere più civile”.
Queste 4 postazioni sono ovviamente segnalate con cartelli. “Il passo successivo che vorremmo poter fare – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Paolo Borasio – è l’implementazione con strumenti come le videocamere “foto trappola”, cioè mobili per un controllo a step di diverse zone e diverse aree ecologiche”. Si lavorerà in questa direzione poiché tutto si deve collegare ad una visione nuova della raccolta differenziata, “che va verso il porta a porta spinto, senza più quindi cassonetti su strada, e con una tariffa puntuale che permetterà a chi fa bene la raccolta di avere sconti”. Su questo tema, del ritorno quasi in tutte le zone della città e dei sobborghi al porta a porta, “Amag Ambiente sta studiando un progetto che era già in essere, che sta modificando, per poter recuperare dal bando regionale qualche risorsa. Magari per settembre”.
Occhi elettronici che sono sicuramente un aiuto per Barzizza, l’unico Ispettore Ambientale (sotto Amag Ambiente, ma in capo alla Municipale) che oggi fa il lavoro di controllo e segnalazione. E che spera in altre “forze” (personale) di sostegno e in ulteriore strumentazione per il futuro, “poichè il rischio di discariche abusive aumenterà con il porta a porta, non avendo più i bidoni su strada, ci sarà chi si creerà dei depositi in periferia o nelle campagne dove andare a depositare i rifiuti”. Così tra occhi “umani” e occhi “elettronici” il controllo sarebbe assicurato.