A guardia delle tombe dei Savoia, sono un’ottantina in tutta la provincia
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G. P. - redazione@alessandrianews.it  
24 Dicembre 2017
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A guardia delle tombe dei Savoia, sono un’ottantina in tutta la provincia

All'arrivo delle salme reali al Santuario di Vicoforte c'era pure una delegazione della Guardia d'Onore della provincia di Alessandria, quelli che vegliano sulle tombe al Pantheon. E non sono pochi

All'arrivo delle salme reali al Santuario di Vicoforte c'era pure una delegazione della Guardia d'Onore della provincia di Alessandria, quelli che vegliano sulle tombe al Pantheon. E non sono pochi

 ALESSANDRIA – Ad accogliere le spoglie degli ultimi monarchi nel Santuario a Vicoforte c’era anche una delegazione alessandrina delle Guardie d’Onore alle tombe reali al Pantheon di Roma, con tanto di labaro ufficiale. Sono un’ottantina gli iscritti in provincia di Alessandria ‘nostalgici’ della monarchia sabauda a tal punto da vegliare sulle tombe, con buona pace di referendum e 2 giugno. 

E proprio l’esponente di spicco dei monarchici alessandrini, Carmine Passalacqua, consigliere comunale ad Alessandria, si dice felicissimo che le spoglie di Vittorio Emanuele III siano state riportate in Italia “Per paura dei rischi connessi alla situazione instabile del mondo arabo”. Anche se il luogo più consono, ovviamente per lui, è quel tempio nel centro della Città Eterna in cui lui stesso presta il suo tempo a guardia della tomba di Vittorio Emanuele II, ‘padre della Patria’, come recita l’iscrizione sulla tomba. 

In questi giorni il dibattito politiico su responsabilità, meriti e limiti della monarchia italiana si è comprensibilmente riacceso, trovando in Passalacqua uno strenuo e convinto sostenitore della Casa Reale piemontese, contro ogni accusa di antisemitismo: “Il Re Soldato ha immediatamente firmato l’abolizione delle leggi razziali. I Savoia non hanno mai avuto odio razziale, hanno perso Mafalda a Buchenwald”.

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