Carcere per i moti contro la tassa sul macinato: dal forte Bormida alla Cittadella
Proseguiamo con i resoconti di metà e fine '800 sui moti contro la tassa sul macinato e le conseguenti carcerazioni in città. Oltre ai detenuti, ad andarci di mezzo furono anche diversi soldati "colpevoli" di solidarizzare con i carcerati o comunque di non essere abbastanza duri nella sorveglianza
Proseguiamo con i resoconti di metà e fine '800 sui moti contro la tassa sul macinato e le conseguenti carcerazioni in città. Oltre ai detenuti, ad andarci di mezzo furono anche diversi soldati "colpevoli" di solidarizzare con i carcerati o comunque di non essere abbastanza duri nella sorveglianza
MEMORIALE – La vicenda dei detenuti per le rimostranze contro la tassa sul macinato e incarcerati nella nostra città, prosegue per tutto il mese di luglio 1869.
Se nei primi mesi dell’anno viene usato solamente forte Bormida da luglio viene utilizzata anche la Cittadella e, da quello che ne scrive l’articolista, certamente vanno a stare peggio se non come luogo fisico sicuramente peggio per quanto riguarda la sorveglianza e la possibilità di libertà d’aria.
Finalmente arrivano gli interrogatori da parte del procuratore reale, ma vengono inaspriti i controlli e vengono puniti i soldati guardiani che con troppa generosità concedono delle facilitazioni alla vita dei detenuti.
L’articolista protesta anche a favore dei soldati degradati e puniti, ma la battaglia per i diritti sociali paritari è ancora lunga!







