Museo del Cappello Borsalino: allestimento entro fine anno?

 ALESSANDRIA – In queste ultime settimane si è parlato molto di “Borsalino”, vista l’intricata situazione che il marchio e l’azienda alessandrina stanno vivendo sul fronte giudiziario. Ma del Museo del Cappello Borsalino, che si dice? I lavori per lo spostamento e la “rivisitazione” tecnologica e multimediale del museo sono stati rallentati da diversi ritardi, ma oggi la nuova amministrazione comunale che lo pone tra gli “obiettivi strategici” per Alessandria propone un “piano” di lavori e di risultati da raggiungere entro la fine dell’anno.

Tutto nasce da una delibera che porta il nome dell’assessore Monica Formaiano e che riguarda “lo straordinario” e la conseguente retribuzione aggiuntiva per quei dipendenti di Palazzo Rosso che sono componenti di commissioni particolari, di valutazione e organizzazione di progetti “importanti”. Ovvero il Fondo risorse decentrate 2017 che prevede risorse aggiuntive destinate ad incentivare il personale individuato per raggiungere prestabiliti obiettivi.

Tra i “progetti” c’è anche quello del Museo del Cappello. Con alcune attività di risultato da raggiungere entro la data del 31 dicembre 2017: “Prima fase: stesura degli atti relativi alla ricollocazione del Museo, richiesta di contributi finalizzati al Protocollo d’Intesa con la Regione Piemonte, richiesta di contributi alla Compagnia di San Paolo di Torino, prelevare n. 1800 modelli di cappelli dagli armadi, predisporne la suddivisione in aree tematiche e inventariarli in previsione del nuovo allestimento, predisporre il disciplinare di incarico professionale per l’allestimento del Museo con supporti multimediali e la stesura definitiva del capitolato di gara per il progetto multimediale. Seconda fase: riallestimento del Museo del Cappello Borsalino”.

Almeno sul fronte economico dei finanziamenti qualche obiettivo si può già dire raggiunto, visto l’accertamento di alcune somme da parte di Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con il comune di Alessandria. Dalla Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport della Regione c’è il contributo di 100 mila euro per la realizzazione di un percorso informatico basato sulle nuove tecnologie multimediali e virtuali. Saranno riprodotti virtualmente alcuni cappelli in un ambiente e “animati” senza bisogno di mouse, casco, occhiali o altri supporti, da semplici movimenti della testa, rendendo l’applicazione fruibile anche dagli utenti diversamente abili. L’utente potrà scegliere il modello di cappello storico da “provare” che, richiamato da un apposito campionario, si adatterà al profilo della persona seguendolo nei movimenti. Il visitatore potrà diventare il Mastroianni del film 8 e 1/2 oppure un inglese con la bombetta nei quadri di Magritte. Il visitatore diventerà il vero attore di un virtual tour e di una realtà immersiva a 360° con prova del cappello, supporto di tablet e di app da interrogare.

Sempre dalla Regione Piemonte altri 18 mila 800 euro a sostegno del progetto “Canova. Il Pantheon di Napoleone”. Mentre l’altro grosso contributo per il Museo del Cappello è quello che arriva dalla Compagnia di San Paolo di Torino: altri 100 mila euro per Palazzo Rosso a sostegno del progetto “Chapeau!Il cappello tra arte, moda e innovazione. Progetto di valorizzazione delle collezioni del Museo del Cappello Borsalino”.