Borsalino: il Tribunale rinvia al 14 dicembre
Nulla di fatto: per il futuro (incerto) della Borsalino bisognerà attendere il 14 dicembre. Il collegio della sezione fallimentare del Tribunale di Alessandria ha fatto slittare la decisione sul concordato preventivo e ha chiesto all'azienda di integrare con altra documentazione
Nulla di fatto: per il futuro (incerto) della Borsalino bisognerà attendere il 14 dicembre. Il collegio della sezione fallimentare del Tribunale di Alessandria ha fatto slittare la decisione sul concordato preventivo e ha chiesto all'azienda di integrare con altra documentazione
ALESSANDRIA – Che quella del 7 novembre, potesse non essere la data in cui il Tribunale di Alessandria avrebbe preso la decisione per il futuro dell’azienda Borsalino era nell’aria. E così è stato.
La magistratura ha infatti chiesto all’azienda di integrare con altra documentazione e si è presa più tempo per analizzare il materiale. Tutto è stato rinviato al 14 dicembre, con l’udienza che questa volta, davvero, decreterà cosa ne sarà dello storico marchio di cappelli noto in tutto il mondo, della sua produzione sul territorio alessandrino e del suo personale.
“Questo slittamento ci fa prendere fiato – ha commentato Claudio Cavalleretto della Cisl – E ci fa anche sperare che Il collegio della sezione fallimentare del Tribunale presieduto da Caterina Santinello abbia chiesto altra documentazione per raccogliere più informazioni possibili ed essere quindi più attento nella decisione, dopo una riflessione più approfondita”.
Magari tenendo in considerazione anche l’aspetto “occupazionale” dei 130 lavoratori oggi preoccupati di quello che sarà dello stabilimento di Spinetta Marengo, oltre alla paura per la perdita di un nome come “Borsalino” che è poi stato il tema al centro dell’attenzione dell’incontro delle tre sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) con il sindaco Gianfranco Cuttica di Reviglisco e il Prefetto di Alessandria.
Uno slittamento che lascia forse qualche spiraglio ad una scelta diversa da quella della non accettazione del concordato preventivo. Che non lascerebbe altra strada: il fallimento.