Chiesa ‘rumorosa’, il condominio non ne può più e scrive al sindaco
Le riunioni dei cristiani evangelici dell'associazione 'Shalom' sarebbero troppo movimentate: canti e balli che costringono gli abitanti di fronte a dover tenere le finestre chiuse. Dopo le forze dell'ordine si chiede l'intervento del sindaco
Le riunioni dei cristiani evangelici dell'associazione 'Shalom' sarebbero troppo movimentate: canti e balli che costringono gli abitanti di fronte a dover tenere le finestre chiuse. Dopo le forze dell'ordine si chiede l'intervento del sindaco
ALESSANDRIA – Un condominio esasperato, mattinate rovinate, quiete sconvolta dall’arrivo dei nuovi inquilini di fronte.
Da quando in via Leopardi si è insediata una chiesa evangelica dell’associazione Shalom sembra che non si possa più dormire sonni tranquilli. Specialmente la domenica mattina, quando le riunioni accompagnate da musica dal vivo e canti sostenuti, costringono i dirimpettai a “tenere le finestre chiuse”. Così scrive l’amministratore del condominio di fronte al proprietario dell’immobile che ha affittato all’associazione, lamentandosi del volume domenicale che “supera di gran lunga la soglia della normale tollerabilità”. Missiva del medesimo tenore è stata recapitata anche in Comune.
A nulla sarebbero valse le chiamate alle forze dell’ordine che, intervenute sul momento hanno fatto si che si abbassasse la musica. Ma di insonorizzazione non se ne parla, né di disturbo della quiete pubblica, per ora.
L’associazione – presente ad Alessandria da un paio d’anni – si trovava prima in via Maggioli, ma poi per problemi di spazio (locali troppo piccoli) decise di traslocare. Sempre al Cristo, in un capannone dove prima, in ordine sparso, si sono avvicendati un elettricista, un meccanico, negozio di infissi, magazzino di volantini pubblicitari.
“Ovunque andiamo prima ci vedono con un po’ di diffidenza, poi anche gli abitanti intorno sono contenti dell’allegria e del bene che portiamo”, dice uno del gruppo – una quarantina di persone che si danno appuntamento il mercoledì sera e la domenica mattina-. Per ora la diffdenza rimane (e pure qualcosa in più), anche perché una soluzione pacifica tra chi vuol dormire e chi vuol cantare non s’è trovata. C’è chi pensa a una ‘persecuzione’ d’altro genere: “La verità è che qualunque cosa facessimo, non andrebbe bene perché siamo evangelici. Diamo fastidio al Diavolo perché preghiamo”.
Angeli o Demoni, la questione ‘volume’ non è risolta: “Siamo in regola”, gli fa eco un altro responsabile, “ci hanno mandato i carabinieri e la polizia, manca solo più la finanza..”, scherza ribadendo che tutte le attività sarebbero nella norma.
Non la pensano così gli abitanti del palazzo di fronte che parlano di vera e propria maleducazione nel perseverare con rumori e musica troppo alta, nonostante le reiterate richieste educate di moderazione. Alla fine, esasperati, hanno prima chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine, e poi scritto direttamente al sindaco.
Ogni quindici giorni, poi, dalla Sicilia arriva il presidente dell’associazione, e così la riunione della domenica mattina si prolunga anche al pomeriggio: “Arrivano da tutta Italia, da Milano, Treviso… questa zona di Alessandria non è abituata a vedere tanta gente allegra”.
Sarà che la tranquilla periferia verso lo smistamento ferroviario non era mai stata così ‘frequentata’, ma la diatriba rimane, tra chi non ne può più di sentir musica tutto il giorno, e chi vuole manifestare il proprio entusiasmo, convinto di non disturbare.