L’incasso del “Memorial Cima” per un nuovo progetto: un Condominio Solidale
I 2780 euro raccolti dalla Associazione Idea di Paolo Berta in occasione dell'undicesima edizione del Memorial Cima saranno devoluti per una nuova "ciclopica fatica": la realizzazione di un "condominio solidale", unità abitative di diversa cubatura, destinate ad accogliere famiglie al cui interno vivono persone con disabilità
I 2780 euro raccolti dalla Associazione Idea di Paolo Berta in occasione dell'undicesima edizione del Memorial Cima saranno devoluti per una nuova "ciclopica fatica": la realizzazione di un "condominio solidale", unità abitative di diversa cubatura, destinate ad accogliere famiglie al cui interno vivono persone con disabilità
ALESSANDRIA – Una nuova “ciclopica fatica” – come è stata definita dal presidente Paolo Berta dell’associazione Idea Onlus – è alle porte: un nuovo progetto che l’associazione che sta vicino e si occupa di persone con disabilità vuole mettere in piedi partendo dai fondi raccolti durante l’ultima (l’undicesima) edizione del Memorial Cima, la gara di basket che ogni anno si svolge in onore di Ernesto Cima. Un budget di 2870 euro da cui partire per “la realizzazione di un Condominio Solidale, costituito da unità abitative di diversa cubatura, destinate ad accogliere famiglie al cui interno vivono persone con disabilità ed in grado di rispondere alle esigenze delle loro molteplici realtà”.
Un’idea che nasce e si affianca ad uno dei migliori risultati già raggiunti dall’associazione Idea Onlus, ovvero la Casa – Famiglia “Rosanna Benzi”, una struttura di eccellenza, che si trova in Piazzetta Bini 5, il cui compito è quello di ospitare 9 inquilini con disabilità anche molto gravi, amorevolmente assistiti 24 ore su 24 da personale altamente qualificato. “Una creazione di cui andiamo molto fieri, dopo 20 anni di lotte” come spiega Paolo Berta.
E vinta questa lotta, non si può restare a guardare, senza fare nulla. Così parte la nuova battaglia, il nuovo progetto. “L’iniziativa trae origine dalla Legge recentemente varata e denominata “Dopo di noi” (La Legge n° 212 del 2016), e ci è sembrata la risposta più coerente al grido di dolore che purtroppo si sente sempre più spesso da parte di quei genitori che, pensando ad un futuro più o meno prossimo ed alla propria inevitabile scomparsa, non vedono un futuro sereno per i propri figli sofferenti di disabilità gravi, destinati così ad una angosciosa e incerta sopravvivenza”. “Non possiamo tollerare oltre – prosegue Berta – che l’unica tragica soluzione per costoro sia quella di sopprimere il proprio figlio e poi, spesso, suicidarsi, come la cronaca recente testimonia sempre più frequentemente. Atti disperati commessi per l’infinito amore di genitori ormai senza speranza!”. Per questo Idea Onlus sta lavorando a questo progetto.

L’idea c’è, ora si tratta di coinvolgere autorità e finanziatori ma anche di individuare famiglie che possano essere interessate al progetto. “Dobbiamo individuare e definire delle modalità di fruizione personalizzate – spiega Berta – che tengano conto della gravità delle singole disabilità così da razionalizzare l’assistenza ‘di condominio’ programmata o su richiesta. Dobbiamo aprire questa opportunità anche a quei pazienti con disabilità che non sono più giovani, che vivono da soli, e che necessitano sempre più di aiuto e solidarietà”.
Di questioni da chiarire ce ne sono ancora molte e, per questo, la volontà dell’associazione di Paolo Berta è quella di valutare al meglio e da ogni prospettiva il progetto e la sua funzione, promuovendo momenti di discussione tra tutti gli interessati. “Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tute le persone di buona volontà per orientare al meglio gli sforzi e concretizzare come è stato per altri progetti questa bellissima idea”.