Borsalino e gli occhi a mandorla…
La società convoca l'assemblea degli azionisti per l'11 settembre per decidere un aumento di capitale da 7,5 milioni di euro. Camperio punta alla maggioranza. E intanto spunta un possibile finanziatore cinese, ma la Haeres Equita prende le distanze
La società convoca l'assemblea degli azionisti per l'11 settembre per decidere un aumento di capitale da 7,5 milioni di euro. Camperio punta alla maggioranza. E intanto spunta un possibile finanziatore cinese, ma la Haeres Equita prende le distanze
ECONOMIA – L’appuntamento è per l’11 settembre, alle 11 (salvo eventuali rinvii dell’ultima ora legati ad aspetti tecnici della convocazione), negli uffici dello stabilimento di Spinetta Marengo, nella zona industriale D5. È il giorno in cui la Borsalino (la sede legale è a Roma) ha convocato l’assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti per discutere innanzitutto della proposta di conferire la delega al Consiglio di amministrazione della società (è composto da composto da Raffaele Grimaldi, Saverio Canepa e Marco Moccia) per procedere a un aumento del capitale fino a un massimo di 7,5 milioni di euro attraverso l’emissione di azioni ordinarie. La parte ordinaria dell’assemblea invece riguarda l’approvazione dei Bilanci 2014, 2015 e 2016 e la proposta di una azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori che hanno portato al tracollo l’azienda. Si avvicina una svolta in questa tormentata fase di vita di uno dei marchi più famosi al mondo? Dopo la revoca all’ammissione al concordato, decisa alla fine dello scorso anno da Tribunale fallimentare di Alessandria, tutto è stato finora più difficile, nonostante che la proroga del contratto di affitto del ramo di azienda da parte della Haeres Equita dell’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio (foto) abbia consentito di continuare la produzione con risultati positivi e un incremento del fatturato che ha superato i 15 milioni di euro.

A distanza di diverse ore dalla pubblicazione della indiscrezione, e dopo una giornata fitta di incontri per il gruppo che fa capo alla Haeres Equita, ha preso la parola lo stesso Camperio per ribadire che “conferma l’interesse, dopo oltre due anni di lavoro e ingenti investimenti sostenuti, a seguire l’ipotesi di salvataggio di Borsalino Giuseppe e Fratello Spa”. Quindi un passaggio ancora più esplicito: “Confermo, come peraltro ho sempre dichiarato in ogni sede, che il business plan di Haeres Equita Srl, se diverrà titolare delle attività di Borsalino Giuseppe e Fratello, non prevede alcuno spostamento dello stabilimento produttivo della medesima da Alessandria, né tanto meno dei dipendenti. Borsalino è e rimarrà un azienda italiana del lusso”. Infine, il cinese: “Non conosco questo Bo Zhang, e Haeres Equita, a oggi, non ha alcuna garanzia contrattuale esercitabile nei suoi confronti riferibile a finanziamenti ricevuti”.