Indagine rifiuti, “nessun arresto e nessun indagato in Srt”
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Redazione - novionline@novionline.net  
19 Luglio 2017
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Indagine rifiuti, “nessun arresto e nessun indagato in Srt”

All'assemblea del Consorzio Servizi Rifiuti il presidente della società che gestisce le discariche di Novi e Tortona ha fatto chiarezza: "Non c'è stato nessun arresto. I dirigenti Andrea Firpo e Claudio Cattaneo non sono stati arrestati, né hanno ricevuto avvisi di garanzia"

All'assemblea del Consorzio Servizi Rifiuti il presidente della società che gestisce le discariche di Novi e Tortona ha fatto chiarezza: "Non c'è stato nessun arresto. I dirigenti Andrea Firpo e Claudio Cattaneo non sono stati arrestati, né hanno ricevuto avvisi di garanzia"

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NOVI LIGURE – C’era anche Andrea Firpo ieri sera in municipio a Novi Ligure per l’assemblea del Csr, il consorzio pubblico che si occupa dei rifiuti in tutto il basso alessandrino. Un fatto che fa notizia da sé, visto che sempre ieri si era diffusa la voce che il direttore generale di Srt – la società (anche questa pubblica) che gestisce le discariche di Novi e Tortona – era stato arrestato insieme a Claudio Cattaneo, dirigente della medesima azienda.

Tutto falso, ovviamente. A chiarirlo, qualora ce ne fosse ancora il bisogno di fronte a tale evidenza, è il presidente di Srt Alberto Mallarino: «Non c’è stato nessun arresto. Firpo e Cattaneo non sono stati arrestati, né hanno ricevuto avvisi di garanzia. Abbiamo già dato mandato ai nostri legali di agire contro chi ha diffuso queste notizie, sia per tutelare l’immagine delle persone citate che quella dell’azienda».

Mallarino ha poi spiegato la posizione di Srt in relazione all’indagine giudiziaria. «Siamo coinvolti nell’indagine, in quanto è in vigore una convenzione tra noi e l’Aral di Alessandria per il trattamento della frazione organica. Nel 2013 abbiamo avuto un problema nel nostro impianto di maturazione a Tortona, impianto che permette di trasformare parte dei rifiuti in “Fos”, frazione organica stabilizzata. Abbiamo dovuto appoggiarci all’impianto di maturazione di Aral, a cui abbiamo conferito 60 mila tonnellate all’anno. Per compensare i costi, abbiamo ricevuto in cambio da Aral 90 mila tonnellate all’anno di Fos già trattata».

Ma che tipo di rifiuti “stabilizzati” restituiva Aral? «Ultimamente abbiamo registrato un aumento dei fenomeni odorigeni e abbiamo proceduto ad analisi ulteriori rispetto a quelle di legge eseguite dall’Arpa». Il dubbio, sia di Srt che degli inquirenti, è che a Novi siano arrivati i materiali non correttamente trattati di cui all’inchiesta.

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