L’eterna lotta per rendere Alessandria più sicura
La nostra città, stretta fra due fiumi, vive da sempre un rapporto di odio e amore con l'acqua che la circonda, fonte di possibile ricchezza ma anche di preoccupazione. Ecco cosa si scriveva in proposito a inizio '900. E oggi, cos'è cambiato?
La nostra città, stretta fra due fiumi, vive da sempre un rapporto di odio e amore con l'acqua che la circonda, fonte di possibile ricchezza ma anche di preoccupazione. Ecco cosa si scriveva in proposito a inizio '900. E oggi, cos'è cambiato?
MEMORIALE – Questi due articoli del 1901 (ma ce ne sono moltissimi anche su fogli di cento anni prima e su documenti ancora antecedenti) ben ci fanno capire come sia sempre stato il rapporto conflittuale di Alessandria con i suoi due fiumi.
Fonti di ricchezza in quanto autostrade per trasportare economicamente, fonti di reddito per la pesca e per l’irrigazione, ma anche fonti di grossi guai in caso di forti piogge e inondazioni. La lotta per rendere la città sempre più sicura è cominciata tanti anni fa e dura tutt’oggi.
Che sia sempre stato così potrebbe essere anche ricavato dal termine dialettale “palea” servito a definire la città “della paglia” per il materiale con cui erano coperti i tetti, ma molto verosimilmente si voleva richiamare la palude che circondava la città quando i due fiumi si “arrabbiavano”.

