Personale ridotto, così in primavera gli appuntamenti sono ‘indicativi’
In base ai periodi e alla mole di lavoro all'ufficio matrimoni si prenotano appuntamenti dall'orario variabile (?!), proprio per la carenza di personale - già nota ai vertici di Palazzo Rosso - e all'orario ridotto. Anche se è un problema ' che si ripete ad ogni stagione...
In base ai periodi e alla mole di lavoro all'ufficio matrimoni si prenotano appuntamenti dall'orario variabile (?!), proprio per la carenza di personale - già nota ai vertici di Palazzo Rosso - e all'orario ridotto. Anche se è un problema ' che si ripete ad ogni stagione...
ALESSANDRIA – Si dice che il giorno del matrimonio sia uno dei più importanti della vita di una coppia, e come tale ogni dettaglio di quel momento dev’essere indimenticabile. Anche la scelta del giorno ha la sua importanza. Soprattutto se ci si vuole sposare ad Alessandria. In alcuni periodi dell’anno l’ufficio che registra le pubblicazioni e tutti gli atti è così indaffarato che è stato affisso un cartello che ha fato discutere: “Gli orari di appuntamento per le pubblicazioni di matrimonio, stante il concentrarsi di richieste in alcuni periodi dell’anno, hanno valore indicativo“. Da quel che è scritto sembrerebbe che si sa quando si entra ma non si sa quando si esce. Ci sono mesi caldi che seguono la ‘bella stagione’ in cui si concentra la maggior pate dei matrimoni dell’anno.
Nel 2016 ne sono stati celebrati ad Alessandria 243, tra civili e religiosi. Fino ad aprile del 2017 i ‘sì’ sono stati 32. Ma il boom è da maggio in avanti. Lo sa bene Marco Cellerino, un futuro marito, che si sfoga sui social network raccontando quella che pare un’odissea brocratica: “Un appuntamento chiesto a marzo per le pubblicazioni di nozze ci è stato dato tre mesi dopo… Puntuali ci siamo presentati alle nove per apporre solo due firme, niente di più. Ma davanti a noi avevamo già dieci persone senza appuntamento. Ho chiesto spiegazioni e l’indaffarata dirigete ha risposto che non poteva fare nulla”. E così invece di stare in coda pochi minuti per un paio di firme Marco uscirà “dopo un’ora e venti“. Le code non piacciono a nessuno, specie se inattese, quando poi si è convinti che la prenotazione valga qualcosa. E così tra fretta, caldo e incomprensioni la richiesta alla collaborazione e alla pazienza è un po’ venuta meno.
D’accordo che le pubblicazioni di matrimonio durano sei mesi, e che non stiamo parlando della coda al padiglione del Kazakistan all’Expo, ma la carenza di organico in quel settore di Palazzo Rosso di grande affluenza di pubblico (anagrafe, matrimoi, nati, morti, separazioni..) si fa sentire. Sopratutto se un altro evento come le elezioni amministrative si sovrappone ad impegnare maggiormente i pochi impiegati. “La disponibilità di personale è imitato”, conferma la dirigente Cristina Bistolfi, in questi giorni super impegnata nella composizione dei seggi, “Capita di dover fare la coda. Si chiede quindi un po’ di comprensione e collaborazione”. Anche perché la sola impiegata deputata alle publicazioni di matrimonio riceve solo il martedì e il mercoledì. Nonostante sia noto il problema di organico (“Ho segnalato da tempo che lo Stato Civile è in sofferenza di organico“) il disagio persiste, a tal punto da dover affiggere il cartello dell’orario ‘indicativo’, a monito per chi varca la soglia dell’ufficio. Che sia una prova di resistenza pre-matrimoniale? Alla fine il giorno è stato fissato: Marco e Federica si sposeranno il 28 luglio.
Per evitare le code, invece, si dovrà aspettare…