La lunga tradizione di Alessandria in fatto di prostituzione…
Da "sempre" il nostro capoluogo è stato in testa, pare, per numero di prostitute presenti in città. Ecco alcune delle soluzioni proposte in passato, almeno per cercare di arginare l'esplosione di eventuali malattie veneree
Da "sempre" il nostro capoluogo è stato in testa, pare, per numero di prostitute presenti in città. Ecco alcune delle soluzioni proposte in passato, almeno per cercare di arginare l'esplosione di eventuali malattie veneree
MEMORIALE – In un precedente articolo pubblicato risultava che Alessandria si posizionava al quarto posto a livello nazionale per il numero di prostitute debitamente dichiarate e autorizzate (chissà quante abusive!).Con oltre 400 libere professioniste superava la città portuale di Genova.
Nel 1915 (epoca di queste quattro pubblicità dall’Avvisatore Alessandrino) all’inizio della I guerra mondiale, la nostra città era coinvolta nello sforzo bellico con ospedale militare di seconda linea, ospedale psichiatrico, tribunale militare di guerra e relative carceri, cittadella quale luogo di detenzione di massa di prigionieri, insomma un gran numero di uomini provenienti dal fronte con ferite, traumi e malattie di ogni tipo anche quelle di natura sessuale.
Quindi un gran lavoro avevano i medici e laboratori che si erano attrezzati per debellare questo tipo di “infezioni”, oltre naturalmente agli ospedali pubblici già presenti in città.



