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Smaltimento rifiuti, Repetto (ex Amag) in tribunale

Rifiuti smaltiti illecitamente nell'area del depuratore Orti? Lorenzo Repetto (ex Amag) e titolari di ditte davanti ai giudici del tribunale di Alessandria

Rifiuti smaltiti illecitamente nell'area del depuratore Orti? Lorenzo Repetto (ex Amag) e titolari di ditte davanti ai giudici del tribunale di Alessandria

ALESSANDRIA – Ancora guai giudiziari per Lorenzo Repetto, ex amministratore di Amag imputato (difensore avvocato Gastini), insieme a Federico Arnaldo, Baracco Franco Guazzo Gianodomenico Alberto, Guazzo Federico e Castellotti Antonio (avvocato Stefano Marenco) di smaltimento illecito di rifiuti. I fatti contestati davanti al tribunale di Alessandria risalgono all’estate-autunno 2008.
Oltre all’ex ad di Amag sono chiamati a processo anche i titolari di alcune ditte coinvolte nel trasporto dell’ingente quantitativo di materiale, oltre 8 mila metri cubi di rifiuti derivanti da demolizioni e lavori fognari. 
L’accusa, portata avanti dal pubblico ministero Riccardo Ghio, sostiene che rifiuti speciali non pericolosi, derivanti dai lavori di abbattimento dell’ex stabilimento della centrale del latte di Alessandria e da altri lavori, tra cui il rifacimento o sostituzione di tratti fognari di corso Acqui, vennero depositati nell’area del depuratori Orti, nella fascia di rispetto dell’area fluviale del Tanaro.

Tali rifiuti sarebbero stati portati nel terreno adiacente al depuratore, senza rispettare le norme di legge e non trattati come rifiuti speciali, consentendo alle ditte coinvolte di risparmiare sulle procedure di trattamento. Tra i rifiuti non trattati adeguatamente c’erano pezzi di plastica, legno, metalli, materiale derivante da demolizione. Una parte del terreno utilizzato, peraltro, non era di proprietà comunale, ma occupato dal Comune previo “assenso bonario” del proprietario.
Ieri, davanti ai giudici, sono stati ascoltati testimoni e un imputato, Castellotti, che ha respinto gli addebiti.
A Repetto, inoltre, viene contestato anche lo smaltimento illegittimo di reflui derivanti dal depuratore di Basaluzzo.
Nello stesso fascicolo anche l’accusa, che vede coinvolto sempre Repetto, insieme ad Andrea Angeleri (la cui posizione verrà valutata in altro procedimento), all’epoca consigliere di minoranza del comune di Sezzadio, per corruzione di atto contrario ai doveri d’ufficio: Repetto convinse – secondo l’accusa – Angeleri a votare a favore di una delibera di revoca di una variante al piano regolatore relativa all’umento di una cubatura dell’area ex Saracina (di proprietà di Europe Service, aprtecipata da Repetto), facendo leva sulla sua influenza politica per un avanzamento di carriera del consigliere all’interno della ditta per la quale lavorava. 
La prossima udienza, nella quale verrano ascoltati testimoni della difesa, è stata fissata per il 31 maggio.

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