Banda ultra-larga: “i sobborghi salvati da infrastrutture pubbliche”
E' un provvedimento portato all'attenzione dall'amministrazione comunale che si basa su dei fondi stanziati dal Ministero in un accordo Stato/Regioni e Comuni per lo sviluppo di infrastrutture di fibra ottica per un veloce trasferimento di dati in quelle aree a bassa densità di popolazione che non sono di interesse per il mercato delle grandi compagnie
E' un provvedimento portato all'attenzione dall'amministrazione comunale che si basa su dei fondi stanziati dal Ministero in un accordo Stato/Regioni e Comuni per lo sviluppo di infrastrutture di fibra ottica per un veloce trasferimento di dati in quelle aree a bassa densità di popolazione che non sono di interesse per il mercato delle grandi compagnie
ALESSANDRIA – Se nei centri città la banda ultra-larga è ormai la normalità per un trasferimento con fibra ottica molto veloce dei dati, in altre aree, soprattutto in quei paesi a bassa densità popolare questa è un’eccezione. Si tratta, ad esempio per Alessandria, dei sobborghi (ad esclusione di Spinetta Marengo) di quelle che vengono definite “aree a fallimento di mercato” o “zone bianche” dove cioè le grosse compagnie non hanno interesse e convenienza ad investire.
Per queste aree ora sarà il pubblico a pensarci con la creazione di infrastrutture. Questo è l’obiettivo dell’accordo quadro nato tra Stato, Regioni e comuni lo scorso anno che mette sul piatto per la Regione Piemonte 284 milioni di euro per interventi entro il 2020. “Per la realizzazione gli accordi con la Regione dovranno essere seguiti dai singoli comuni interessati” ha spiegato l’assessore Marcello Ferralasco che ha presentato la proposta per Alessandria in commissione (in attesa di ottenere l’ok del Consiglio comunale). Questo primo passo è una proposta di convenzione ancora generica che getta le basi per una successiva progressione di questi interventi di una società pubblica riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico (la Infratel Italia Spa) a “salvataggio” di queste zone.