Alla ‘prova degli otto’ in pochi riconoscono le facce dei candidati
Mostrarli senza nomi, slogan, simboli e chiedere agli avventori dei bar di dire nomi e cognomi. Risultato? In media i volti noti sono tre su otto. Con buona pace di Facebook, manifesti e gazebo in piazza. Riconoscerli, comunque, non vuol dire votarli...
Mostrarli senza nomi, slogan, simboli e chiedere agli avventori dei bar di dire nomi e cognomi. Risultato? In media i volti noti sono tre su otto. Con buona pace di Facebook, manifesti e gazebo in piazza. Riconoscerli, comunque, non vuol dire votarli...
ALESSANDRIA – Rossa e Trifoglio sono i volti più noti. Cuttica di Revigliasco? “Ma quello è Fabbio”, mentre Emanuele Locci è “quello dei cartelloni”. Non c’è un intento “scientifico” nel sondaggio sulla notorietà dei candidati alla carica di sindaco della città di Alessandria per la prossima tornata elettorale, ma solo la curiosità di scoprire quanto nel sanno gli alessandrini, quelli incontrati nei bar del centro.
Abbiamo chiesto agli intervistati, cercando di individuare tutte le fasce di età, se sapevano quali fossero i candidati. Sarà che la campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo, ma ben pochi conoscevano i nomi di tutti e otto i nostri eroi.
Quando però abbiamo mostrato loro le foto, ecco che qualche luce si è accesa. Quasi tutti hanno riconosciuto l’attuale sindaco, Rita Rossa. Seguita da Oria Trifoglio, più per la sua attività di medico che di politico. Buon piazzamento per Cesare Miraglia, a capo di una lista civica: “è quello che vende le scarpe”, dice qualcuno; “è nella squadra di calcio dove va mio figlio”, qualcun altro.
Emanuele Locci, è per chi lo ha riconosciuto “quello dei cartelloni gialli”, o anche “quello che dice di aggiustare tutto, anche i vasi dei fiori del mio giardino”, ironizza un anziano seduto al bar di piazzetta della Lega. Conosciuto anche il rappresentante di centrodestra. “Si, l’ho già visto, ma non è Fabbio?” è stato uno dei commenti. Renato Kovacic, Partito Comunista, è riconosciuto da pochi. “E’ il comunista”, ci dicono, oppure “è quello con il nome dell’Est”. Poi Gianni Ivaldi: “Si, l’ho già visto, ma non ricordo bene”, è il commento più frequente. Michelangelo Serra, in prima battuta, per molti non ha una faccia famigliare. Ma tutti conoscono il Movimento 5 Stelle.