Ruba l’elettricità per illuminare la serra della marijuana
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
9 Aprile 2017
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Ruba l’elettricità per illuminare la serra della marijuana

Un trentenne di Predosa usava potenti lampade a led per illuminare una serra in cui coltivava marijuana nella propria abitazione. Per risparmiare sulla bolletta, inoltre, aveva pensato bene di allacciarsi abusivamente alla rete elettrica. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato Individuato e denunciato dai carabinieri

Un trentenne di Predosa usava potenti lampade a led per illuminare una serra in cui coltivava marijuana nella propria abitazione. Per risparmiare sulla bolletta, inoltre, aveva pensato bene di allacciarsi abusivamente alla rete elettrica. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato Individuato e denunciato dai carabinieri

PREDOSA – Usava potenti lampade a led per illuminare una serra in cui coltivava marijuana nella propria abitazione di Predosa. Per risparmiare sulla bolletta, inoltre, aveva pensato bene di allacciarsi abusivamente alla rete elettrica. Alla fine la bravata gli è costata una doppia denuncia da parte dei carabinieri: per furto di energia elettrica e per produzione di sostanze stupefacenti.

Nei guai è finito P.A., un trentenne di Predosa già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici. L’uomo, trovato in possesso di lampade al led e fertilizzanti chimici, aveva realizzato all’interno di un armadio una vera e propria serra, allacciandosi abusivamente alla rete elettrica pubblica. La scoperta grazie ad alcuni cavi elettrici che fuoriuscivano dall’abitazione: i carabinieri di Capriata d’Orba si sono insospettiti e hanno deciso di procedere a un controllo.

In casa sono state trovate 6 piante, alte da 60 a 90 centimetri, già fiorite e pronte per essere tagliate, essiccate e quindi, destinate al consumo. Il materiale e le piantine sono state sequestrate, mentre l’uomo è stato denunciato per furto di energia elettrica e produzione di sostanze stupefacenti.

Foto: cortesia Comando provinciale carabinieri di Alessandria

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