Quarto polo “del dissenso”? Rossa: “spero sia di proposta. Ma non nasce da costole nostre”
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G.B. - giulia.boggian@alessandrianews.it  
24 Gennaio 2017
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Quarto polo “del dissenso”? Rossa: “spero sia di proposta. Ma non nasce da costole nostre”

L'aria di campagna elettorale c'è. Tanto che si parla di un "quarto polo" di una coalizione trasversale, figlia di Felice Borgoglio. Una coalizione di "dissenso"? Rossa: "spero possa essere di proposta. E comunque non nasce da nostre costole. Al momento la vedo priva di un programma amministrativo e di un manifesto politico che unisca"

L'aria di campagna elettorale c'è. Tanto che si parla di un "quarto polo" di una coalizione trasversale, figlia di Felice Borgoglio. Una coalizione di "dissenso"? Rossa: "spero possa essere di proposta. E comunque non nasce da nostre costole. Al momento la vedo priva di un programma amministrativo e di un manifesto politico che unisca"

 ALESSANDRIA – Esiste davvero un “quarto polo” che sta nascendo in città in vista delle prossime elezioni amministrative? Quello che è certo è che nell’aria c’è l’idea di una coalizione trasversale, figlia di Felice Borgoglio che sembra voler riunire sotto lo stesso tetto figure come l’ex sindaco Mara Scagni, l’ex assessore Giorgio Barberis di FdS e Gianni Ivaldi, il dottor Antonio Maconi, l’ex consigliere comunale Fabrizio Priano e un imprenditore cittadino come Romano Anfossi. E’ una coalizione del “dissenso” all’operato del sindaco Rita Rossa?

“Io voglio sperare che diventi una proposta” è stata la risposta del sindaco, candidata alla nuova corsa elettorale. “Quello che è certo è che non nasce da costole nostre” ha tenuto a sottolineare, ricordando come Giorgio Barberis uscì dalla giunta “in contrasto con il programma di risanamento che si era deciso di mettere in atto” e come Gianni Ivaldi venne “lasciato fuori da me – prosegue Rita Rossa – perché non voleva votare il bilancio, nodo e cuore di questa amministrazione”. Al momento secondo il primo cittadino “non esiste in questo quarto polo un programma amministrativo e soprattutto un manifesto politico”. Risulta difficile leggere un programma comune in personalità e storie politiche così diverse tra loro. “Detto questo con alcuni di loro sicuramente c’è più sintonia che con altri”.

Restano solo più i passaggi burocratici per il Movimento 5 Stelle che ha puntato tutto sull’attivista Michelangelo Serra per la guida della città.

Ancora nel limbo il volto che dovrà rappresentare il centro destra unito: qui sembra si navighi ancora a vista, sebbene l’atmosfera da campagna elettorale inizia a farsi sentire. I nomi che circolano sono davvero ancora troppi: da Cava, ex presidente di Ascom, a Buzzi Langhi tornato più che attivo nel mondo politico dopo la nomina a capogruppo in consiglio comunale per Forza Italia. E poi ancora i Barosini e gli Oreste Rossi che vorrebbero le primarie nel centro destra, che sembrano essere ormai fuori tempo massimo. I due perni sembrano essere la Lega Nord e Forza Italia: chi dei due riuscirà a far prevalere un nome? Ormai è tempo di giocare a carte scoperte.

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