Contro le aule fredde, interventi radicali in estate
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Stefania Cava - stefania.cava@alessandrianews.it  
11 Dicembre 2015
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Contro le aule fredde, interventi radicali in estate

Un'aula della scuola media Manzoni ha temperature che costringono a cappotti e sciarpe nelle ore di lezione. Roberto Grenna, il preside, spiega "Il problema è strutturale. Tecnici del Comune e di Amag già all'opera, ma servono interventi in estate"

Un'aula della scuola media Manzoni ha temperature che costringono a cappotti e sciarpe nelle ore di lezione. Roberto Grenna, il preside, spiega "Il problema è strutturale. Tecnici del Comune e di Amag già all'opera, ma servono interventi in estate"

ALESSANDRIA – Freddo, fa freddo, non c’è dubbio: stiamo parlando dell’aula della scuola media Manzoni recentemente finita nell’occhio del ciclone per le temperature polari registrate da alunni ed insegnanti. “Si tratta di un’aula sola – ci spiega il preside, Roberto Grenna – strutturalmente particolare e per la quale siamo già corsi ai ripari, contattando nella mattinata di giovedì 10 dicembre il Comune ed Amag, che proprio mentre stiamo parlando dovrebbero aver arginato, il problema”. Il problema, però, c’è e, ci racconta il preside, dipende dalla posizione e dalla tipologia dell’aula, che non è nata come sede per accogliere una classe ma che, per far fronte all’alto numero di iscritti, è stata adibita a questa funzione. 

“Le altre ventiquattro aule – continua Grenna – hanno un riscaldamento funzionante, ad eccezione di un paio che contano qualche grado in meno, sempre per problemi di struttura. Del resto le scuole sono pressoché tutte ospitate da edifici vecchi, in alcuni casi con spifferi e soffitti alti. Anche il Saluzzo registra, a volte, qualche grado in meno. Non mettiamo in dubbio che la situazione sia di poco comfort per ragazzi e docenti, ma resta indubbio che, dopo aver risolto il problema tempestivamente, dovremo riprendere la questione nel corso dell’estate, con interventi radicali o, quantomeno, di un certo peso. La storia della stufetta, invece, mi sembra infondata: non sono onnipresente, ma non mi risulta siano stati applicati comportamenti tanto rischiosi. Almeno, lo spero”.

La questione, dunque, è ora nelle mani dei tecnici del comune e dell’Amag, che tenteranno di porre rimedio alle basse temperature della classe terza. E gli studenti? “Nel caso in cui il problema richiedesse più tempo – spiega ancora Grenna – ci attrezzeremo. Al momento abbiamo tutte le aule occupate e riusciamo ad ipotizzare solo una rotazione, magari con i turni delle ore di educazione fisica. Speriamo, però, che il problema venga arginato al più presto e che si possa, per il prossimo anno scolastico, contare su un intervento tempestivo, radicale e sostanziale delle problematiche”.   

(Foto di Repertorio)
 

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