A Spinetta, alberi di Natale firmati “Solvay”
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A Spinetta, alberi di Natale firmati “Solvay”

La Solvay Solexis fa un regalo ai commercianti di Spinetta Marengo che hanno aderito a "Fabbriche Aperte": un abete per ogni esercizio commerciale, da abbellire per rendere la via principale più accogliente

La Solvay Solexis fa un regalo ai commercianti di Spinetta Marengo che hanno aderito a "Fabbriche Aperte": un abete per ogni esercizio commerciale, da abbellire per rendere la via principale più accogliente

SOCIETA’ – Se vi foste trovati, per caso, a percorrere via Genova, la via principale di Spinetta Marengo, qualche giorno fa, avreste notato un camioncino che, lentamente, procedeva per la strada, fermandosi quasi ad ogni negozio per consegnare un piccolo abete. Si tratta del dono che la Solvay Solexis, la storica fabbrica del paese, ha fatto ai commercianti che hanno partecipato, lo scorso settembre, all’iniziativa “Fabbriche Aperte”. 

Una cinquantina, all’incirca, i negozianti coinvolti nell’iniziativa, e ad ognuno di loro, nei giorni scorsi, la Solvay ha fatto recapitare un piccolo abete – un fiocco blu, sulla punta, ne reclama la paternità – da decorare per abbellire la via principale. Ma non è tutto. Sembrerebbe infatti che anche quest’anno, come già successo gli anni passati, la fabbrica abbia sponsorizzato le luminarie natalizie, che illuminano via Genova. 

“È una bella iniziativa – commenta una commerciante – e l’idea di collaborare, nata durante Fabbriche Aperte, si è rafforzata nella cena offerta a tutti i negozianti, all’interno dell’azienda. Si tratta di un patto di buona volontà, insomma, per rendere più bello il nostro paese”.Sul futuro degli alberi, non sembrano esserci dubbi: nulla andrà sprecato. “Al momento della consegna -racconta un altro negoziante – ci hanno chiesto se ci avesse fatto piacere, alla fine del periodo natalizio, tenere l’abete, per poi piantarlo in giardino. Tutti gli altri alberi, invece, saranno ritirati dalla Solvay stessa, che li regalerà alle scuole o li pianterà nelle aree verdi della fabbrica“. Insomma, a Natale siamo tutti più buoni? 

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