Attività “itinerante” nei sobborghi con “Salute e servizi in rete”
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G.B. - giulia.boggian@alessandrianews.it  
13 Novembre 2015
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Attività “itinerante” nei sobborghi con “Salute e servizi in rete”

Un progetto di prevenzione che porta nei sobborghi di Alessandria la possibilità di effettuare visite ed esami cardiologici e oculistici. Allo stesso tempo vuole essere l'occasione per "avvicinarsi" alla popolazione con la presenza di un funzionario dell'Ufficio Tecnico del Comune, un agente di Polizia Municipale e un funzionario del Gruppo Amag a cui segnalare problematiche

Un progetto di prevenzione che porta nei sobborghi di Alessandria la possibilità di effettuare visite ed esami cardiologici e oculistici. Allo stesso tempo vuole essere l'occasione per "avvicinarsi" alla popolazione con la presenza di un funzionario dell'Ufficio Tecnico del Comune, un agente di Polizia Municipale e un funzionario del Gruppo Amag a cui segnalare problematiche

 ALESSANDRIA – L’idea, in fondo, è semplice: portare il più vicino possibile alle persone le opportunità e gli strumenti per poter controllare — a complemento di quanto già i presidi Ospedalieri e delle Asl compiono quotidianamente — la propria salute e provvedere in un’azione di prevenzione che, da sempre, è la prima forma di rimedio e di cura contro i malanni. Questa una delle peculiarità del progetto “Salute e Servizi in Rete” che l’amministrazione comunale di Alessandria guidata dal sindaco Maria Rita Rossa promuove: “una clinica oftalmica itinerante, cui si aggiunge anche un laboratorio di controllo cardiologico. Un’iniziativa che sfocia nel sociale, che vuole essere occasione di incontro con i cittadini, come modello di partecipazione”.

“Salute e Servizi in Rete” si realizza in modo “itinerante” e intende portare nei sobborghi alessandrini— che formano con la città un unico territorio — i servizi di prevenzione medica, cardiologica e oculistica, grazie alle associazioni di volontariato attive nella nostra provincia. Si parte il 21 novembre da Cantalupo, per proseguire poi dal mese di gennaio fino a giugno 2016, con uno “stop natalizio” nel mese di dicembre. “Il grazie va alle associazioni di volontariato, ma anche alle Soms che ospitano queste iniziative”.Sono quindi coinvolte le Soms di San Michele, Villa del Foro, Valle San Bartolomeo, Litta Parodi, Mandrongne, “ma anche le Pro loco e i centri parrocchiali possono diventare il fulcro per ospitare questa nuova forma di prevenzione e aggregazione” come ha ricordato l’assessore Mauro Cattaneo.

Alessandria è il Comune più esteso del Piemonte e la città-capoluogo ha una rete di sobborghi che erano, e sono, dei veri e propri “paesi”, ciascuno con le proprie tradizioni e i propri luoghi d’incontro per la vita di comunità. “Tuttavia, negli ultimi anni queste aree urbane hanno visto invecchiare la popolazione e diminuire i servizi. Questa iniziativa è quindi una risposta per il benessere di tutti i residenti che hanno espresso il disagio dovuto ad un senso di una certa ‘distanza’ dal resto della città” ha proseguito Cattaneo. Perché nonostante tutto i sobborghi rappresentano il 30% della popolazione complessiva di Alessandria.

Un’attività che fonda le sue radici nel 2007 e in particolare nel progetto sostenuto dalla Provincia e seguito da Maria Grazia Morando, che oggi segue gli spostamento della itinerante clinica oftalmica in qualità di presidente della associazione “Prevenzione e Progresso”. “Nella primavera di quest’anno abbiamo visitato 1550 bambini, oltre a tutti gli studenti di seconda elementare delle scuole di Alessandria”. Così come il camper delle visite cardiologiche con particolare attenzione allo screening: “un anno di attività, con un complessivo di 800-900 visite” ha spiegato il dottor Giampiero Varosio della associazione “Prevenzione e salute a km zero”.

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