Sesta edizione “Access City Award”: Alessandria ci riprova!
Il Comune di Alessandria aderisce a questa iniziativa della Commissione Europea, che punta a conferire visibilità alle città che si impegnano a realizzare interventi per migliorare l'accessibilità dell'ambiente urbano, dal 2012. Anche quest'anno Alessandria ci riprova con un nuovo progetto: "Una città per tutti"
Il Comune di Alessandria aderisce a questa iniziativa della Commissione Europea, che punta a conferire visibilità alle città che si impegnano a realizzare interventi per migliorare l'accessibilità dell'ambiente urbano, dal 2012. Anche quest'anno Alessandria ci riprova con un nuovo progetto: "Una città per tutti"
ALESSANDRIA – Alessandria è una città “accessibile”? Qualcosa è stato realizzato, ma molto altro ancora c’è da fare. Alessandria comunque ci prova anche quest’anno ad ottenere il “riconoscimento” di città impegnata a realizzare interventi esemplari per migliorare l’accessibilità dell’ambiente urbano, in particolare per le persone disabili e gli anziani. Un premio dato dalla Commissione Europea, “Access City Award”, giunto alla sesta edizione. Il Comune di Alessandria aderisce all’iniziativa dal 2012 e nel 2014 è stata selezionata tra le prime tre città d’Italia e le prime 33 d’Europa. “Abbiamo grandi ambizioni anche per quest’anno – spiega la Disability Manager, Paola Testa – motivate dagli interventi in corso e da quelli in divenire e programmati da questa amministrazione comunale in materia di abbattimento di barriere architettoniche”. Un progetto chiamato “Una città per tutti” che è l’obiettivo che si vorrebbe – nel tempo – arrivare a raggiungere e che si è potuto realizzare grazie all’aiuto e all’impegno delle associazioni di disabilità e di volontariato, in sinergia con Enti e Istituzioni.
All’Access City Award 2016 possono candidarsi tutte quelle città (con più di 50 mila abitanti) che abbiano realizzato o pianificato misure ed interventi per migliorare l’accessibilità dell’ambiente urbano in quattro ambiti di azione: ambiente e spazi pubblici, trasporti e infrastrutture, nuove tecnologie e servizi pubblici e strutture. L’obiettivo è di “provvedere affinché tutti abbiano accesso ai trasporti, agli spazi e ai servizi pubblici e alle nuove tecnologie. Un lavoro da formiche, che oggi senza il sostegno di governo ed enti, rappresenta solo “briciole”. “Il grande avvenimento di questo anno – inizia ad illustrate Paola Testa – è stato la realizzazione di ascensori e sottopasso alla stazione ferroviaria, grande battaglia di anni da parte delle associazioni”. Lo scorso anno l’acquisto di 3 autobus per trasporto carrozzina e lo spazio dedicato ai disabili allo stadio Moccagatta per poter vedere le partite dei Grigi. Ancora Pista di atletica e Giardino sensoriale al Centro Riabilitativo Borsalino.

“Perché Alessandria dovrebbe vincere, pur nella consapevolezza dei limiti dei progetti? Per la fatica e lo sforzo che ogni giorno si produce, uffici, associazioni e operatori” ha concluso Paola Testa. L’impatto di questo lavoro invece si misura “sul numero di persone con disabilità che si confrontano quotidianamente con la vita culturale di questa città”. Mentre la “sostenibilità” dei progetti dipende tutta dalle risorse e dagli impegni delle amministrazioni. Intanto si può iniziare a dire che Alessandria partecipa a questo Premio con altre 300 città europee. “A fine settembre sarà una commissione a decidere e a scegliere i progetti migliori che arriveranno a Bruxelles”. Una prima scrematura che porta ad un numero di 33 città dalle quali “spiccheranno” le prime 3 italiane.