“Costruire Insieme” per il Marengo Museum
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“Costruire Insieme” per il Marengo Museum

In Commissione Bilancio la proposta di assegnare all'azienda speciale Costruire Insieme la gestione del Marengo Museum, per un piano pluriennale. Oneto: "Già all'opera i lavoratori, coinvolti in occasione di Expo 2015. Una realtà come Marengo non può essere esclusa dalla proposta mussale e culturale"

In Commissione Bilancio la proposta di assegnare all'azienda speciale Costruire Insieme la gestione del Marengo Museum, per un piano pluriennale. Oneto: "Già all'opera i lavoratori, coinvolti in occasione di Expo 2015. Una realtà come Marengo non può essere esclusa dalla proposta mussale e culturale"

POLITICA – Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ne aveva parlato nel pomeriggio di giovedì, durante l’assemblea generale di Confindustria. “Ci sono brand – commentava il primo cittadino – che sono importanti per il territorio e celebri all’estero: penso, uno fra tutti, a Marengo, conosciuta anche fuori dai confini ma, purtroppo, troppo poco spesso ricondotta alla nostra provincia“.  E del luogo della battaglia – e della realtà museale e culturale che ad esso è connessa – si è parlato anche venerdì mattina, durante la Commissione Bilancio che, a dire il vero, sembrava andar di pari passo con la Commissione Cultura. Ad introdurre i lavori, guidati dal presidente Giovanni Barosini, l’assessore alla cultura, Maria Vittoria Oneto. “Protagonista – spiega – il Marengo Museum, punto focale e cardine della provincia, al momento gestito dall’Azienda Speciale Costruire Insieme. E a loro abbiamo pensato di affidare la gestione dei servizi museali, culturali e turistici, con un nuovo piano programma e un piano plurennale, che dovrà arrivare all’attenzione del Consiglio Comunale. Un procedimento che è stato anticipato rispetto al quadro complessivo per poter avviare quanto prima un progetto che avrebbe potuto trovare giovamento dalla concomitanza con Expo“. “Entro fine agosto – spiega poi il funzionario Paolo Ferretti – sarà pronta la nuova offerta, per un programma che, partito dalla realtà museale, punta ad includere Marengo e la Cittadella. Sarà anche pronto un nuovo contratto di servizio, ma gli oneri di costo resteranno nei limiti stabiliti”.

Ad avanzare qualche perplessità è Roberto Sarti (Lega Nord) che chiede “come si possa determinare, in assenza di un piano industriale e di un contratto di servizio, l’effettiva validità del procedimento. Mi domando anche – aggiunge – perché nonostante la riduzione dell’attività sia comunque stato stanziato un milione e trentamila euro e, soprattutto, quali siano i numeri del Marengo Museum. Quali sono i costi di gestione? E i biglietti venduti?”. “Su Costruire Insieme ci siamo espressi spesso – gli fa eco Domenico Di Filippo (M5S) – ma oggi il timore è che si affidino all’azienda speciale, con poche risorse, troppi servizi. Si ha una previsione di quel che succederà o si tratta di una strategia per poter dire, a ridosso delle elezioni, di aver fatto qualcosa, senza però specificare come? Temiamo – precisa – che si tratti di un carrozzone che porta avanti obiettivi fittizi“. A rispondere ad entrambi è sempre l’assessore Oneto che precisa come “l’afflusso al museo sia buono, soprattutto tenendo conto della scarsa promozione e l’affidamento a Costruire Insieme sia stato dettato dall’imminenza di Expo, sicuramente di grande attrazione. Marengo, però, può e deve contare su piani strutturati, ragione per cui abbiamo pensato che fosse indispensabile coinvolgere Costruire Insieme, per un rilancio del brand. L’azienda stessa, poi, ha in realtà più mansioni che in precedenza, nonostante l’investimento di denaro resti invariato. Quanto agli obiettivi – conclude – ci sembrano tutto, meno che fittizi: un’organizzazione della proposta museale e culturale che renda attrattivo il territorio alessandrino, facendo una cosa che, a mio avviso, è sempre mancata nelle varie riaperture del Museo di Marengo: credere nella realtà che si intendeva promuovere, non soltanto come soggetti proponenti, ma come territorio tutto”. 

“Fermo restando l’indubbio valore del Marengo Museum – dichiara Emanuele Locci (Pdl) – è complicato inquadrare una situazione così delicata senza avere una misura dei costi e delle risorse umane. Una commissione bilancio, per altro resa necessaria dagli obblighi, richiede comunque dei dati per poter essere giudicata. Aspettiamo, in questo senso, chiarimenti di natura economica, magari con la presenza del ragioniere capo o dell’Assessore al Bilancio”. In disaccordo Francesco Di Salvo (Pd), che giudica invece la commissione “in possesso dei dati necessari per il compito da svolgere. Si tratta, mi sembra, di convalidare qui che il Marengo Museum non è una zavorra che creerà costi aggiuntivi per il Comune ma, anzi, una possibilità da sfruttare e su cui investire per il bene del territorio”. Le votazioni – quattro favorevoli, due contrari e un astenuto – hanno decretato il via libera: se ne riparlerà durante il prossimo Consiglio Comunale.
 

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