Caritas: nel 2014 quattrocento nuove richieste d’aiuto
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Caritas: nel 2014 quattrocento nuove richieste d’aiuto

Il Report di Caritas, presentato in occasione del Caritas Fest, parla chiaro: quattrocento volti nuovi tra gli utenti del Centro di Ascolto, molti i giovani che si rivolgono agli operatori per un aiuto. Monsignor Marasini: "E’ evidente come risposte puntuali e costanti richiedano strutture e risorse adeguate"

Il Report di Caritas, presentato in occasione del Caritas Fest, parla chiaro: quattrocento volti nuovi tra gli utenti del Centro di Ascolto, molti i giovani che si rivolgono agli operatori per un aiuto. Monsignor Marasini: "E? evidente come risposte puntuali e costanti richiedano strutture e risorse adeguate"

ALESSANDRIA – I dati forniti nel corso del Caritas fest lasciano poco spazio all’ottimismo. Oltre seicento soggetti – singoli, ma anche nuclei familiari – si sono rivolti, nel corso dello scorso anno, al Centro di Ascolto, attraverso il quale transitano le persone che richiedono servizi di base per la mensa, il guardaroba e gli indumenti, il dormitorio e l’accompagnamento alle famiglie. A colpire, però, sono i quattrocento volti nuovi, che incarnano l’incremento di utenza del 9%: un dato preoccupante, che porta al 45% il valore di utenza italiana. “Un dato – spiega la Caritas – che può trovare spiegazione con il fatto che gli stranieri trovano più facilmente sostegno presso le proprie comunità insediate nel territorio, mentre molti utenti italiani vivono condizioni di abbandono anche dalle proprie famiglie”. 

“Nel report presentato nella Caritas fest – commenta monsignor Massimo Marasini, Delegato Vescovile per la Pastorale della Caritàvengono documentate le numerose attività del mondo ecclesiale verso le persone bisognose. E’ evidente come risposte puntuali e costanti richiedano strutture e risorse adeguate. La Diocesi sta percorrendo un cammino di sempre maggiore attenzione e sostegno alle persone, nella perfetta consapevolezza che spesso la semplice risposta in beni e servizi ad un bisogno non risolve la mancanza di dignità dell’individuo spesso ostacolato da fragilità interiori e scelte sbagliate di vita. Ecco perché l’orizzonte motivazionale e la formazione spirituale del volontario diviene indispensabile per un’azione concreta cristianamente ispirata”.

Centro d’Ascolto
Lasciamo parlare i numeri: rispetto all’anno precedente, si è registrato un incremento di utenza, che occupa principalmente la fascia d’età che va dai 25 ai 45 anni. Si tratta per lo più di uomini – il dato viene giustificato con il maggior passaggio presso l’Ostello nel periodo dell’emergenza freddo, di nazionalità italiana (circa il 38%) e senza fissa dimora. Le difficoltà affrontate quotidianamente si concentrano, per gli utenti del centro d’ascolto, in problemi economici e lavorativi, oltre che in problematiche abitative. “Alla base, come prevedibile, ci sono i problemi legati alla mancanza di lavoro – si legge nel report – che generando un progressivo impoverimento sono arrivati a impedire a sempre più persone l’accesso e il mantenimento a soluzioni abitative stabili. Questa situazione colpisce oggi allo stesso modo italiani e stranieri anche se attraverso percorsi differenti. Da una parte gli italiani avevano alle spalle risorse provenienti dalle famiglie ma anche queste si stanno oggi esaurendo; dall’altra gli stranieri giunti sul nostro territorio nel corso dell’ultimo ventennio, che erano riusciti a costruire un percorso di inserimento nel mondo del lavoro, della scuola e in sostanza della società civile si trovano oggi ad essere di nuovo ai margini della società”. 

“Il perdurare e l’aggravarsi dell’attuale crisi economica ha comportato un notevole aumento delle richieste di sostegno rivolte alla Caritas. – leggiamo ancora nel report – Un drammatico riscontro lo si è avuto fino dai primi mesi dell’anno con un’affluenza particolarmente numerosa di persone che, spesso con molto imbarazzo, hanno bussato per la prima volta al Centro d’Ascolto. In costante aumento sono soprattutto le famiglie che, colpite dalla crisi per la perdita di reddito, da un giorno all’altro non sono più state in grado di sostenere le spese correnti ed hanno cercato il nostro aiuto non solo per far fronte ad un imminente distacco di corrente, una ingiunzione di sfratto o all’acquisto di un medicinale, ma anche per chiedere un consiglio e non di rado hanno trovato nei nostri operatori persone “amiche” cui confidare la propria ansia di fronte a quell’improvvisa quanto drammatica situazione di povertà che li ha colti del tutto impreparati”.

Opere Segno:
Accanto al Centro d’Ascolto, poi, trovano spazio le principali opere di assistenza, le “opere segno” della comunità diocesana.  La riflessione maturata all’interno del gruppo di lavoro del Centro d’Ascolto, che settimanalmente riunisce lo staff dell’Associazione e il direttore della Caritas, ha portato ad una intensificazione dei rapporti di collaborazione con gli enti, istituzionali e non, presenti sul territorio e impegnati su problemi sociali, nella consapevolezza che i problemi della povertà e dell’emarginazione si risolvono solo attraverso il coinvolgimento, la condivisione e il coordinamento delle risorse. Contemporaneamente, è stata evitata l’erogazione generica e sporadica di contributi, privilegiando progetti di accompagnamento delle famiglie bisognose, offrendo loro un contributo economico nei limiti delle risorse disponibili, ma contestualmente orientando le famiglie stesse verso stili di vita più sobri riducendo gli sprechi.

Tavola Amica
Il servizio è destinato a persone senza fissa dimora e a coloro che pur avendo un’abitazione versano in stato di particolare disagio. Ogni persona, dopo la prima accoglienza, viene accompagnata al Centro d’Ascolto ove si concordano le modalità di fruizione dei servizi di sostegno. La mensa, ospitata nei locali della Caritas Diocesana, dispone di 70 posti a sedere e il servizio si svolge ogni giorno dalle ore 11,30 alle 12,30, grazie all’opera di circa 20 volontari (5 o 6 ogni giorno). Nel 2014 la media giornaliera di pasti distribuiti è stata pari a 70, per un numero complessivo di pasti distribuiti durante l’anno pari a 25.600. I pasti vengono preparati nella nuova cucina adiacente la mensa avvalendosi della prestazione di un cuoco professionista dipendente della Cooperativa Coompany.

Accoglienza notturna maschile
La struttura di accoglienza notturna della Caritas è ospitata in uno stabile (sito in via Mazzini, n. 85/N) concesso dall’ASL-AL in comodato ed è in grado di ospitare 20 persone per notte in camere doppie provviste di adeguato arredo. Gli utenti vengono monitorati dal Centro d’Ascolto e possono usufruire del servizio per 14 giorni consecutivi, periodo che può essere prorogato solo in casi particolari (avviamento al lavoro, sistemazione definitiva a breve termine). Il servizio impegna 2 operatori (che diventano 4 durante il periodo invernale) e 8 volontari. Il Centro, aperto dalle ore 20 fino alle ore 8 del giorno successivo, offre un posto letto, una piccola colazione, una doccia ed un servizio di lavanderia e stireria self service. A questo si aggiunge un collegamento, attraverso il centro d’ascolto, con i servizi socio-assistenziali e sanitari di competenza pubblica e privata (Cissaca, Sert, Igiene mentale, Drop-in). Durante l’anno 2014 la struttura ha offerto ospitalità ad un totale di 177 persone, per complessivi 7863 posti letto/anno. Il 33% degli utenti è di cittadinanza italiana.

Accoglienza notturna femminile
La nuova struttura aperta dal novembre 2013 è dotata di otto confortevoli camere doppie tutte con servizi, più due camere per dare ospitalità a mamme con bambini. Attualmente la struttura è aperta, ogni giorno dalle ore 16 sino alle 10 del mattino successivo La struttura è dotata di cucina, sala per la colazione/soggiorno con tv, locale lavanderia con lavatrice ed asciugatrice. Nella realizzazione del nuovo progetto di accoglienza notturna femminile sono coinvolte oltre la Caritas, le seguenti realtà: Comune e Provincia di Alessandria, Fondazioni Cra e SociAL, Cissaca, Associazioni “Opere di Giustizia e Carità” e “NICO ‘93”, Cooperative sociali “Coompany”. Il servizio impegna 2 operatrici notturne, 1 per accoglienza pomeridiana e 6 volontarie. Nell’anno 2014 sono state ospitate 68 donne, di cui 7 con minori, per un totale di 3017 pernottamenti erogati.

Centro di distribuzione indumenti
Un altro servizio attivato e gestito dall’Associazione Opere di Giustizia e Carità è il Centro vestiario. Situato nel centro della Città (Via Orfanelle, 25), è molto frequentato sia da persone di nazionalità straniera che italiana. Vengono consegnati gratuitamente indumenti per donne, uomini e ragazzi e ragazze, nonché coperte, biancheria, giocattoli e quant’altro venga donato dalla generosità dei cittadini. A convalidare la necessità e la validità di questo servizio, nel mese di gennaio 2014 sono stati attrezzati nuovi locali più ampi. In media circa 2000 accessi nell’anno 2014, con quindici volontarie a sostegno del servizio.

Clicca qui per scaricare il report completo dal sito della Diocesi di Alessandria

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