Invalsi, difficile stabilire a cosa servano
Mi autodenuncio subito: gli invalsi proprio non mi vanno a genio. Penso che siano scritti male, soprattutto quelli di matematica ed è difficile stabilire a che cosa servano: giudicare il livello di conoscenze degli studenti, le capacità degli insegnanti oppure il livello di qualità della scuola?
Mi autodenuncio subito: gli invalsi proprio non mi vanno a genio. Penso che siano scritti male, soprattutto quelli di matematica ed è difficile stabilire a che cosa servano: giudicare il livello di conoscenze degli studenti, le capacità degli insegnanti oppure il livello di qualità della scuola?
Per chi non avesse un figlio o una figlia in età scolare gli invalsi sono delle prove a risposta multipla che vengono fatte sia d’italiano che di matematica. Ogni anno a tutti gli studenti vengono sottoposti questi test, ma solo quelli fatti da alcune classi delle scuole elementari, medie e superiori finiscono a Roma, analizzate dal Miur, dal ministero dell’istruzione, università e ricerca.
A dire il vero c’è una sezione specifica, che realizza e poi dovrebbe spulciare i test. A dire il vero non tutte le prove vengono passate al vaglio, ma solo quelle delle classi campione. E il resto? Non è dato sapere.
Sul sito possiamo trovare le conclusioni che ogni anno la commissione elabora. Una dossier che mi è parso incomprensibile quasi quanto alcuni quesiti. Ma questo potrebbe essere solo un limite di chi scrive.
Sempre il Ministero informa che i quesiti vengono restituiti alle scuole, che a loro volta dovrebbero utilizzarli come strumento per migliorarsi. Può darsi che dossier e analisi vengano presi in seria considerazione, ma dall’esterno non sembra proprio. Quando si va a commentare la scuola italiana non mi sembra che vengano mai fuori le conclusioni che si possono trarre dagli invalsi. Qualche volta capita di leggere che le medie, tratte sempre dagli invalsi, ci pongono in fondo a qualche classifica europea.
Un passaggio ancora sui quesiti, che vengono “somministrati” attraverso delle fotocopie, la cui qualità nella maggior parte dei casi è scadente. I testi stessi sono spesso scritti proprio male. E può anche capitare che nella consegna venga chiesto che si sottolinei determinati passaggi e il malcapitato decida di fare invece un cerchio attorno alla risposta. Bene è considerata non esatto.
Come tutti sanno quest’anno i ragazzi delle scuole superiori hanno deciso di boicottarli. Naturalmente la protesta è stata assimilata all’agitazione contro la riforma presentata dal Governo.
“Anna e Andrea giocano al Gioco dell’Oca. Anna è sulla casella 23 e Andrea è sulla 34. È il turno di Anna che tira i due dadi, entrambi numerati da 1 a 6. Scrivi tutte le coppie di numeri che possono apparire sulle facce dei due dadi e che permettono ad Anna di raggiungere o superare Andrea”. Questo è uno dei quesiti presenti nei test dati lo scorso anno ai bambini delle quinte delle elementari. Ah, dimenticavo, i test sono a tempo e quindi mentre fate i calcoli tenete d’occhio l’orologio.