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Annaratone e Cattaneo addio all’Idv, nasce AlCentro
Il consigliere comunale Simone Annaratone e il vicesindaco Giancarlo Cattaneo dicono addio all'Idv e fondano in consiglio comunale AlCentro, Responsabilità e Partecipazione. In programma, tra le altri obiettivi, la riqualificazione urbana: il recupero della Valfrè, parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi e spostamento del mercato
Il consigliere comunale Simone Annaratone e il vicesindaco Giancarlo Cattaneo dicono addio all'Idv e fondano in consiglio comunale AlCentro, Responsabilità e Partecipazione. In programma, tra le altri obiettivi, la riqualificazione urbana: il recupero della Valfrè, parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi e spostamento del mercato
ALESSANDRIA – Simone Annaratone, consigliere comunale e Giancarlo Cattaneo, assessore e vicesindaco, dicono addio all’Idv per fondare, in consiglio comunale, il gruppo AlCentro, Responsabilità e Partecipazione.Un “addio sofferto” dice Annarotone in una conferenza stampa, ma necessario, per dare un segnale di novità alla città. La filosofia del nuovo gruppo, che sarà presentato oggi in consiglio comunale, è contenuto nel simbolo scelto: le parole “responsabilità” e “partecipazione”, “e tre simboli cittadini, del passato e del futuro: palazzo Borsalino, sede dell’università, la caserma Valfrè, legati dal ponte Meier”.
Annaratone parla dei principi ispiratori: la partecipazione dei cittadini “sempre più distanti dalla politica” e la responsabilità degli amministratori, “consapevoli del loro ruolo”. Non sarà,dice, un gruppo “legato a logiche di partito”, ma aperto, collocato “nel centro sinistra. Insieme ai due rappresentati all’interno dell’amministrazione alessandrina “che sosterremmo ma in modo critico”, ci sono anche Alessandro Gatta, fisioterapista, Sergio Pigoni, l’ex assessore Carlo Fenaroli, il dirigente della Provincia Agostino Gatti, il consigliere Emanuele De Maria.
Cattaneo parla di programmi: stop al consumo del suolo e allo sviluppo edilizio, riqualificazione urbana, partendo dalla ricollocazione del Museo Borsalino e dal recupero della Valfrè, sede ideale della “cittadella della Giustizia”; la realizzazione del parcheggio sotterraneo di piazza Garibaldi e lo spostamento del mercato settimanale che consentirebbe anche “il recupero ed una maggiore vivibilità dei giardini pubblici”. E la Cittadella? “Le nostre proposte sono concrete e realizzabili, nell’arco di 2, 3, al massimo 5 anni”. Come dire, per la Cittadella, al momento, non ci sono spiragli.
Annaratone parla dei principi ispiratori: la partecipazione dei cittadini “sempre più distanti dalla politica” e la responsabilità degli amministratori, “consapevoli del loro ruolo”. Non sarà,dice, un gruppo “legato a logiche di partito”, ma aperto, collocato “nel centro sinistra. Insieme ai due rappresentati all’interno dell’amministrazione alessandrina “che sosterremmo ma in modo critico”, ci sono anche Alessandro Gatta, fisioterapista, Sergio Pigoni, l’ex assessore Carlo Fenaroli, il dirigente della Provincia Agostino Gatti, il consigliere Emanuele De Maria.
Cattaneo parla di programmi: stop al consumo del suolo e allo sviluppo edilizio, riqualificazione urbana, partendo dalla ricollocazione del Museo Borsalino e dal recupero della Valfrè, sede ideale della “cittadella della Giustizia”; la realizzazione del parcheggio sotterraneo di piazza Garibaldi e lo spostamento del mercato settimanale che consentirebbe anche “il recupero ed una maggiore vivibilità dei giardini pubblici”. E la Cittadella? “Le nostre proposte sono concrete e realizzabili, nell’arco di 2, 3, al massimo 5 anni”. Come dire, per la Cittadella, al momento, non ci sono spiragli.