Tanti giovani a ricordare le vittime dei bombardamenti del ’44-45
In occasione della cerimonia per ricordare le vittime dei bombardamenti del 1944-45 la sala del Consiglio comunale di Palazzo Rosso si è riempita di giovani studenti di alcune scuole alessandrine. Musicisti e voci del Conservatorio A. Vivaldi si sono esibiti alla presenza di due superstiti, suor Nicoletta e Pierina Garavelli
In occasione della cerimonia per ricordare le vittime dei bombardamenti del 1944-45 la sala del Consiglio comunale di Palazzo Rosso si è riempita di giovani studenti di alcune scuole alessandrine. Musicisti e voci del Conservatorio A. Vivaldi si sono esibiti alla presenza di due superstiti, suor Nicoletta e Pierina Garavelli
ALESSANDRIA – Cinquecentocinquantanove vittime: i loro nomi sono scritti in calce alla stele pittorica, realizzata dall’artista Massimo Orsi e scoperta nella mattinata di ieri in occasione della cerimonia in ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1944-45 che colpirono anche Alessandria. Una stele che è stata apposta nell’atrio di ingresso (su dallo scalone) di Palazzo Rosso e che ieri alle 12 è stata presentata alla cittadinanza e soprattutto alle nuove generazioni. Alla stessa ora al quartiere Cristo, una delle zone della città più colpita dai bombardamenti, le campane di tutte le chiese suonavano insieme, proprio per “far fermare tutti e per pochi minuti tornare a pensare, a ricordare”.
Intanto a Palazzo Rosso, nella sala del Consiglio comunale tanti giovani: alcune classi di scuole alessandrine, musicisti e coro del Conservatorio A. Vivaldi che hanno reso omaggio all’occasione con canti e musica. Erano presenti alcune autorità, i Bersaglieri e soprattutto le due superstiti ai bombardamenti di allora: suor Nicoletta, di 92 anni, scampata all’attacco del 5 aprile 1945 che colpì l’asilo di via Gagliaudo (in totale 160 vittime) e la signora Pierina Garavelli, sopravvissuta all’attacco in Cittadella del 5 settembre 1944.
“In questa opera – la stele pittorica ha spiegato il sindaco Rita Rossa – non abbiamo solo voluto riportare i nomi delle vittime. Il secondo messaggio che si vuole dare è soprattutto ai giovani: ogni volta che ripensiamo a quella storia, a quei fatti deve esserci come un punto di incontro con noi oggi. Perché quei volti e quei nomi sono metafora di quel dolore che si prova quando le guerre fanno delle vittime”.
Oltre alla stele è stato presentato ai giovani anche il nuovo sito internet (www.vittimebombardamenti.alessandria.it) dove si potrà effettuare una vera e propria ricerca on line: nomi e foto, ma anche un po’ di storia di quella persona.