Te lo regalo io se… vieni a prenderlo!
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Te lo regalo io se… vieni a prenderlo!

In tempo di crisi, e grazie alla diffusione dei social network, la città sta riscoprendo il piacere del dono. Centinaia di alessandrini si incontrano su gruppi tematici con l’obiettivo di dare nuova vita a ciò che non si utilizza più… regalandolo a chi ne ha più bisogno

In tempo di crisi, e grazie alla diffusione dei social network, la città sta riscoprendo il piacere del dono. Centinaia di alessandrini si incontrano su gruppi tematici con l?obiettivo di dare nuova vita a ciò che non si utilizza più? regalandolo a chi ne ha più bisogno

ALESSANDRIA – Vestiti e vestitini, giocattoli, dvd, profumi, scarpe, prodotti per l’infanzia, ma anche biciclette, cucine e divani, televisori, articoli di bigiotteria, elettrodomestici, perfino biancheria intima: sul web, in particolare su Facebook, impazzano i gruppi che hanno l’obiettivo di raccogliere alessandrini e dar loro la possibilità di offrire e ricevere in dono ogni tipologia di oggetto.

Fra questi, spiccano “Te lo regalo io… se vieni a prenderlo” e “Te lo regalo Alessandria”, con centinaia di persone iscritte e attive, che mettono annunci su ciò che ricercano e su ciò che regalano, in un enorme mercato collettivo dove la moneta di scambio è il sorriso e per ricevere qualcosa in dono servono solamente tre requisiti: essere disposti ad andare a ritirare in tempi brevi ciò che ci viene assegnato, dimostrare gentilezza e partecipare attivamente al gruppo donando agli altri utenti ciò che non serve più e non solamente chiedendo regali.

Se qualcuno di voi pensa che il sistema non funzionerà mai, è invitato a iscriversi direttamente ai gruppi (è gratuito) e contattare le tante persone che ogni giorno si donano con soddisfazione ciò che a loro non serve ma può fare la differenza per qualcun altro. Sono decine gli oggetti assegnati quotidianamente, con gioia reciproca. C’è chi utilizza il sistema per liberare spazio in casa da vestiti o arredi ingombranti e ormai inutilizzati, “sfruttando” l’occasione per ottenere che sia qualcun altro a ritirare il vecchio divano o a smontare la cucina che ormai non serve più, in attesa che arrivi quella nuova: un bel vantaggio.

Perché un oggetto possa essere donato è necessario che lo stesso sia ancora in buone condizioni, tali da essere riutilizzato con dignità da chi lo riceve. Partecipare è facilissimo: si chiede l’iscrizione al gruppo, si postano le proprie richieste e si offrono i propri oggetti da donare, corredando le inserzioni con una foto per oggetto, e si attendono le manifestazioni d’interesse da parte di altri utenti. Trovate le persone che si candidano per ricevere o donare un oggetto, si sceglie liberamente a chi assegnarlo (in base all’ordine di prenotazione, per sorteggio o seguendo il criterio che più si preferisce) e ci si accorda sul giorno e l’orario del ritiro. A fine scambio si può lasciare sulla bacheca del gruppo un feedback e un ringraziamento per l’altro utente, attestandone la serietà, o segnalare ai gestori della pagina che qualcosa è andato storto, così da allontanare chi pensa (qualche furbetto c’è sempre) di poter utilizzare l’opportunità concessa per richiedere poi denaro o per liberarsi di oggetti ormai in cattive condizioni. In generale però il livello di soddisfazione dei partecipanti sembra essere molto alto, come testimonia la crescita esponenziale che questi gruppi hanno fatto registrare, probabilmente complice la crisi economica crescente.

Un ulteriore vantaggio di questi gruppi, raccontano alcuni iscritti, è il clima di solidarietà che si respira e le relazioni fra utenti che a volte si instaurano: “ci è capitato di incontrarci per ritirare un oggetto e di rimanere davvero stupiti quando siamo stati invitati anche a pranzo” – raccontano alcuni. “Da lì è nata un’amicizia che prosegue ancora oggi”.

Il dono
è, da questo punto di vista, un mezzo per creare relazioni straordinariamente potente: laddove una transazione economica conclude virtualmente il rapporto (io ricevo un oggetto, tu i soldi, siamo pari), il dono lo lascia aperto (tu mi hai donato qualcosa, la prossima volta sarò felice di fare altrettanto). E così è molto più facile costruire relazioni e tornare magari in futuro a scambiarsi ancora qualcosa (senza che questo però diventi un impegno o un obbligo, ovviamente).

Non vi basta ancora? Provate a cercare o offrire ciò che vi serve anche sul gruppo “Te lo regalo se vieni a prenderlo – Piemonte”: lì la scala si allarga ancora e le persone iscritte sono decine di migliaia: qualcuna di loro probabilmente avrà ciò che state cercando, e starà sperando che voi le offriate ciò di cui ha bisogno.

Qui i link ad alcuni dei gruppi dedicati al dono e allo scambio senza secondi fini. 

Te lo regalo io… se vieni a prenderlo – Alessandria

Te lo regalo Alessandria

Te lo regalo se vieni a prenderlo – Piemonte (che è presente anche sul web)

Solidarietà e dignità per sconfiggere la crisi
Questa è l’Alessandria che ci piace: solidale, dignitosa, intelligente. Il sorriso può essere la miglior moneta possibile per scambiarsi qualcosa, in barba a qualsiasi crisi…
 
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