Rossa: “sul teleriscaldamento noi andiamo avanti”
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G.B. - giulia.boggian@alessandrianews.it  
20 Febbraio 2015
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Rossa: “sul teleriscaldamento noi andiamo avanti”

Una risposta indiretta a Partecipazione Democratica, il nuovo gruppo nato dall'unione di partiti politici e associazioni, arriva dal sindaco Rossa che nella giornata di ieri ha presentato "l’approvazione della delibera di proposta di realizzazione di un sistema di teleriscaldamento in città". Il risparmio c'è

Una risposta indiretta a Partecipazione Democratica, il nuovo gruppo nato dall'unione di partiti politici e associazioni, arriva dal sindaco Rossa che nella giornata di ieri ha presentato "l?approvazione della delibera di proposta di realizzazione di un sistema di teleriscaldamento in città". Il risparmio c'è

ALESSANDRIA – Solo qualche giorno fa a gettare l’amo era stata Partecipazione Democratica – il gruppo nato dall’unione di partiti politici facenti capo al centro sinistra, gruppi civici e associazioni ambientaliste – durante la presentazione di un incontro che si terrà questo venerdì 20 febbraio sul tema del teleriscaldamento. E prontamente il primo cittadino di Alessandria, Rita Rossa, ha sottolineato come “sebbene si tratti di uno spazio di partecipazione non è arrivato nessun invito all’amministrazione a partecipare. Bisognerebbe essere più disponibili al dialogo”.

Ma la questione centrale è un’altra e si riferisce proprio al valore del teleriscaldamento: “porta davvero risparmio ai cittadini? E sul fronte economico, non rischia di rendere quella che dovrebbe diventare la Grande Amag, in realtà una Piccola Amag, penalizzando la società fiore all’occhiello di Alessandria?”. “Il teleriscaldamento – risponde Rita Rossa – è sempre stato un obiettivo di questa amministrazione e continuerà ad esserlo. Noi andremo avanti”. A dimostrarlo è proprio la conferenza stampa indetta nella mattinata di ieri sulla “approvazione della delibera di dichiarazione di pubblico interesse alla proposta di realizzazione di un sistema di teleriscaldamento in città”. “Ho sentito – ha proseguito il primo cittadino – di esempi positivi solo per piccole realtà, come Acqui Terme. Beh ad Acqui non hanno usato la loro fonte naturale, cioè l’acqua della bollente”. 
 

Le preoccupazioni per Amag? “Oggi l’azienda è già in difficoltà con la liberalizzazione del mercato. L’Amag sta lavorando per avere un unico fornitore e avere quindi una garanzia di essere l’unica. Cosa che oggi non ha”. Il sindaco ricorda come “il project financing del teleriscaldamento al Cristo ha portato un indotto di 60 milioni, oltre 100 posti di lavoro, a fronte di un investimento privato di 100 milioni”. Vogliamo preservare Amag? “E’ già sotto lo scacco della liberalizzazione del mercato”. E comunque in termini di risparmio le cifre sono queste: “500-600 euro di risparmio annuo in bolletta per i cittadini, oltre al 20% in meno di emissione in atmosfera di agenti inquinanti”. Staremo a vedere cosa dirà il fronte del “no”.
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