Amianto e Terzo Valico, l’Arpa rassicura sulle fibre nell’aria
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
19 Febbraio 2015
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Amianto e Terzo Valico, l’Arpa rassicura sulle fibre nell’aria

Amianto per ora sotto controllo nei cantieri del Terzo Valico. Ma i lavori non hanno ancora toccato la "pietra verde" e devono ancora essere definiti gli aspetti relativi alla gestione in sicurezza dello smarino, che potrebbe essere contaminato. Cociv dovrà inoltre utilizzare un impianto di microfiltrazione delle acque di cantiere

Amianto per ora sotto controllo nei cantieri del Terzo Valico. Ma i lavori non hanno ancora toccato la "pietra verde" e devono ancora essere definiti gli aspetti relativi alla gestione in sicurezza dello smarino, che potrebbe essere contaminato. Cociv dovrà inoltre utilizzare un impianto di microfiltrazione delle acque di cantiere

ALESSANDRIA – Amianto per ora sotto controllo nei cantieri del Terzo Valico, anche se devono ancora essere definiti gli aspetti relativi alla gestione in sicurezza dello smarino, la terra di risulta proveniente dallo scavo dei tunnel. È quanto emerge dai dati che l’Arpa ha pubblicato ieri. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente nel corso del 2014 ha effettuato 20 sopralluoghi durante i quali sono stati raccolti 38 campioni di aerodispersi. Solo in quattro campioni sono state rinvenute fibre di amianto, con una concentrazione abbondantemente inferiore alla soglia di allerta di 1 fibra per litro d’aria e che i tecnici dell’Arpa considerano “compatibile con il fondo naturale”.

Sono stati inoltre analizzati due campioni di acqua prelevati nel torrente Lemme, a monte e a valle del cantiere detto “Finestra Val Lemme”. Sono state determinate le fibre di amianto in sospensione, anche se allora come oggi si sta di fatto scavando in zone dove non ricorrono “pietre verdi” (cioè i minerali che possono contenere fibre di amianto): le analisi non hanno evidenziato differenze tra i due campioni.

In ogni caso, per evitare di introdurre nelle acque superficiali fibre di amianto, l’Osservatorio Ambientale a dicembre ha disposto che i cantieri di scavo delle gallerie del Terzo Valico siano dotati di un impianto di “ultrafiltrazione delle acque di cantiere”. L’impianto dovrà essere attivato qualora si rinvengano pietre verdi durante gli scavi e dovrà essere mantenuto in esercizio fin tanto che le analisi non confermino l’effettiva assenza delle fibre di amianto nelle acque.

Sempre nel corso del 2014 l’Arpa ha anche effettuato 4 sopralluoghi durante i quali sono stati prelevati 22 campioni di rocce con sondaggi profondi nel terreno, allo scopo di indagare la geologia della zona interessata dallo scavo dei tunnel. Sono stati inoltre analizzati 36 campioni di aerodispersi ante operam, cioè precedenti all’apertura dei cantieri, per validare i risultati delle analisi che vengono compiute da un laboratorio incaricato da Cociv. Durante tutto il corso dei lavori, le analisi verranno eseguite “in doppio”, sia dall’Arpa che dal laboratorio Cociv.

Le attività dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente rientrano nell’ambito del Protocollo Amianto, approvato dall’Osservatorio Ambientale nell’aprile 2014. Un documento che però non è ancora completo: sono ancora in fase di definizione gli aspetti relativi alla gestione dello smarino potenzialmente contaminato da minerali di amianto.

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