Orti: un centro commerciale al posto dell’ex mercato ortofrutticolo
Area e complesso immobiliare di proprietà di due privati che propongono una trasformazione "economico commerciale" dell'area degli Orti dell'ex mercato coperto con la nascita di un centro di attività commerciali e ristorazione. A cornice opere di viabilità: è sulle tre rotonde che si dovrebbero creare che il M5S punta i piedi
Area e complesso immobiliare di proprietà di due privati che propongono una trasformazione "economico commerciale" dell'area degli Orti dell'ex mercato coperto con la nascita di un centro di attività commerciali e ristorazione. A cornice opere di viabilità: è sulle tre rotonde che si dovrebbero creare che il M5S punta i piedi
ALESSANDRIA – Una rinascita commerciale ed economica per il quartiere Orti è alle porte. I due proprietari – due privati, le società Habitarea Srl e Derizio Srl – dell’area e dei fabbricati dell’ex mercato ortofrutticolo di viale Teresa Michel ad intersezione con via Rossini, Via Vinzaglio e Via Donizetti agli Orti vogliono riqualificare quel complesso per trasformarlo in un centro commerciale e attività di ristorazione. L’ex mercato ortofrutticolo era di proprietà comunale fino al 2010, quando la società Svial ha ceduto l’area e il fabbricato ai due privati al prezzo di 5 milioni. Oggi le due società proprietarie hanno proposto di intervenire su quell’area (e hanno quattro anni di tempo per farlo dalla concessione di tutte le autorizzazioni che potrebbero arrivare entro qualche mese). Cosa cambierà quindi?
“L’intervento consiste nella sistemazione dei fabbricati esistenti che diventeranno uno spazio per l’apertura di attività commerciali – spiega l’assessore Marcello Ferralasco – soprattutto di generi alimentari, ma non solo”. Ospiterà infatti 12 negozi di diverso genere: 4 esercizi di media struttura di vendita alimentare mista, 8 esercizi di vicinato e 1 bar. Una superficie complessiva di oltre 2500 metri quadri con spazi per attività commerciali che variano dai 180 mq ai 120 mq per la più piccola. “Due porzioni di questa area – prosegue Ferralasco – ovvero la ex polleria e il bar che oggi si affaccia sul viale saranno demoliti. Mentre verrà mantenuto (e ampliato) lo stabile che una volta era la sede dei vigili urbani”. In questa altra porzione il progetto prevede al piano terra un ristorante, mentre al piano superiore degli uffici. Dove c’è un centro commerciale non possono non esserci parcheggi. E così l’area esterna sarà destinata in parte a parcheggio ad uso privato, e in parte ad uso pubblico per una porzione pari al 30% della superficie complessiva (sebbene resti di proprietà dei due privati ai quali toccherà la manutenzione dell’area).


Chi invece non sembra digerire la spesa di oltre 400 mila euro per la realizzazione delle tre rotonde è il Movimento 5 Stelle. “Siamo contrari a questa scelta di utilizzo degli oneri di urbanizzazione. L’unica rotonda che ha un senso è quella ad intersezione con il lungo Tanaro. Usiamo questi soldi per altro, per rimettere a posto alcune strade ad esempio che sono impercorribili per i crateri che presentano”. E per rallentare il traffico, i 5 stelle propongono la valutazione di altre soluzioni: “dossi? Oppure velox o ancora una pattuglia che decongestioni il traffico”. Ferralasco non apprezza il metodo repressivo dei “rilevatori di velocità, sostenendo che le zone 30 non le fanno i cartelli”. Nonostante tutto l’assessore si è detto a disposizione per valutare e discutere di soluzioni alternative che però calzino a pennello con il progetto (che ha un valore di 13 milioni di euro) e con l’intento che è quello di riportare a nuova vita economica e sociale un’area oggi dismessa. Il parere della commissione è atteso per venerdì, prima che il provvedimento passi in Consiglio comunale lunedì 22 dicembre.