Nuovi farmaci anticoagulanti, Alessandria prima in Italia
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9 Ottobre 2014
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Nuovi farmaci anticoagulanti, Alessandria prima in Italia

E' stato attivato all'ospedale Santi Antonio a Biagio un protocollo per l'utilizzo dei farmaci anticoagulanti di nuova generazione che non necessitano di controlli periodici. Alessandria è il primo centro ad adottare la nuova cura per ora su 70 pazienti

E' stato attivato all'ospedale Santi Antonio a Biagio un protocollo per l'utilizzo dei farmaci anticoagulanti di nuova generazione che non necessitano di controlli periodici. Alessandria è il primo centro ad adottare la nuova cura per ora su 70 pazienti

ALESSANDRIA – Sono circa 3 mila i pazienti nel territorio dell’azienda ospedaliera alessandrina che fanno uso di farmaci anticoagulanti. Ora, 70 persone potranno seguire un nuovo percorso curativo che prevede l’assunzione di farmaci di nuova generazione i quali non necessitano di controlli continui. La novità è stata illustrata ieri dall’equipe del centro emostasi e trombosi del Santi Antonio e Biagio che si è dotata di un protocollo di azione, primo caso in Italia.
Fino a pochi mesi fa i pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare assumevano terapie antitrombotiche tradizionali con necessità di effettuare frequenti controlli di laboratorio ed aggiustamenti posologici, presso Centri specialistici definiti come Centri antitrombosi.
Con l’introduzione dei nuovi farmaci anticoagulanti orali, l’azienda ospedaliera di Alessandria ha adottato un percorso per i pazienti che assumono questi nuovi farmaci, teso a garantire la loro sicurezza, con le indicazioni di prescrizioni prevista da Aifa e migliorare la qualità di vita e l’accesso alle cure.
“Il percorso – spiega Laura Contino, referente del Centro Emostasi e Trombosi dell’Azienda Ospedaliera – coinvolge il nostro Centro, che ci vede impegnati come prescrittori della terapia e riferimento per i pazienti, che qui da noi si recano ogni tre mesi per le visite di controllo, secondo le indicazioni previste dalla Società Europea di Cardiologia. Coinvolge il Pronto Soccorso, la Cardiologia, riferimento naturale per i pazienti cardiopatici, Ambulatori specialistici, in particolare quello di aritmologia e le divisioni cliniche di degenza. I dati relativi ai pazienti ritenuti candidabili ad assumere i nuovi farmaci vengono inseriti in un software aziendale condiviso. Al momento della prescrizione di questi farmaci ai pazienti vengono fornite tutte le indicazioni per la nuova terapia, unitamente ad una “valigetta” contenente una serie di informazioni utili e il calendario per la terapia”. A breve partirà anche un servizio di sms per mantenere un contatto costante con il paziente e fornire indicazioni utili. 
Roberto Santi che insieme alla dottoressa Contino è il riferimento per i pazienti del Centro delinea i vantaggi del percorso: “La scelta di introdurre un percorso aziendale condiviso per la gestione di questa tipologia di farmaci rientra in un’ottica di diminuzione del rischio per i pazienti e di maggiore appropriatezza, con una maggiore garanzia di sicurezza: il monitoraggio che noi effettuiamo è finalizzato a migliorare l’aderenza del paziente alla terapia ed al controllo degli eventi avversi”.
Il percorso aziendale, messo a punto nei mesi scorsi è operativo da circa sei mesi è stato realizzato grazie al supporto della direzione medica con il responsabile del Rischio Clinico Massimo Desperati, della struttura Sviluppo Strategico Innovazione e Qualità con l’ingegnere Roberta Bellini, mentre il software dedicato è stato sviluppato da Piero Davio, direttore della Medicina, componente del gruppo di lavoro, che illustra sinteticamente: “Il software esprime la possibilità di selezione su ogni singolo paziente, guidando il prescrittore in una sequenza logica ed esaustiva ed impedendo la prescrizione inappropriata”.
Luciano Bernini, direttore sanitario dell’Azienda, dichiara: “Da circa un anno abbiamo a disposizione i nuovi anticoagulanti orali, come ha ben illustrato la dottoressa Contino. Sia per ragioni di sicurezza, che per ragioni di costi questi farmaci sono oggetto di monitoraggio Aifa e quindi anche di puntuali verifiche aziendali su chi prescrive in Azienda questi farmaci, lavoro che viene svolto in gran parte dal Centro Emostasi”.
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