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Bisioprogetti, la scommessa sulla qualità
Sabato, dalle 10, il nuovo stabilimento in zona D 3 della Bisioprogetti, gruppo Guala, apre le porte ai dipendenti e agli amici. Ricerca e innovazione made in Alessandria che esporta circa il 60% dei prodotti, dalla farmaceutica alle capsule per il caffè
Sabato, dalle 10, il nuovo stabilimento in zona D 3 della Bisioprogetti, gruppo Guala, apre le porte ai dipendenti e agli amici. Ricerca e innovazione ?made in Alessandria? che esporta circa il 60% dei prodotti, dalla farmaceutica alle capsule per il caffè
ALESSANDRIA – Il tecnografo è stato riposto in soffitta. Al suo posto ci sono moderni computer, ma dietro la macchina c’è ancora la fantasia e l’ingegno (anzi, “la passione per la precisione”, come specifica Luigi Bisio, al centro nella foto) della “vecchia generazione”, alla quale si è affiancata la nuova. E’ un esempio di azienda familiare quella della Bisioprogetti, gruppo Guala, partita da Alessandria all’inizio degli anni Novanta e arrivata ad esportare nel mondo l’Italian style, fatto di qualità e innovazione. A fianco di Liugi Bisio, Piergiacomo e Roberto Guala ci sono i figli Stefano e Simonetta Bisio, Andrea e Stefano Guala. Il nuovo traguardo, che è anche un punto di partenza, è il nuovo stabilimento della Bisioprogetti: 15 mila metri quadrati di area coperta, di cui 3 mila dedicati alla produzione in camera bianca, 15 milioni di investimento, 110 addetti, 20 milioni di fatturati e una previsione di crescita per i prossimi due anni. Sabato 4 ottobre il nuovo stabilimento apre le porta alla città: dalle 10 alle 18 i familiari e gli amici, “quindi tutta la città” potranno visitare lo stabilimento dove si progettano stampi e prodotti per il settore della plastica, dallo spruzzatore di detersivi alla grattugia una e getta, per arrivare alle fiale monodose per il settore farmaceutico alle capsule per le macchinette del caffè. Brevetti internazionali nati ad Alessandria dal team di progettazione guidato da Stefano Bisio.
L’azienda ha iniziato la produzione nell’89. Luigi Bisio, ex dipendente per il gruppo Guala e una gran passione per la meccanica di precisione, decide di tentare la via dell’imprenditoria, mettendo a frutto la sua capacità inventiva. Fornisce progetti innovativi sempre per il gruppo ma guarda anche oltre. Arriva l’intuizione di specializzarsi nel settore della farmaceutica, un approdo “sicuro” ed inaugura la prima “camera bianca”, un’ala dello stabilimento dove si lavora in ambiente asettico, ed ottiene le certificazioni Iso 10.000.
A fianco della farmaceutica, che resta un cavallo di battaglia dell’azienda, arrivano i brevetti nel settore dell’industria alimentare, come la grattugia usa e getta e le capsule per il caffè, che consentono, grazie e due piccole fessure, di ottenere più schiuma. “Se ne producono circa 500 milioni l’anno, che si prevede di raddoppiare entro il 2017”, raccontano Luigi Bisio e Roberto Guala. Nel 2007 la Bisioprogetti acquista una nuova area sempre in zona D3, vincendo le perplessità di Luigi: “io ero abituato ad investire in produzione, più che in capannoni”. Arriva la crisi e la realizzazione del nuovo stabilimento si ferma: “per qualche tempo abbiamo ‘coltivato’ erbacce”, dice. Nel 2013 parte la costruzione, “per far fronte alla necessità di nuovi spazi produttivi in cui collocare le linee di produzione di nuovi prodotti e razionalizzare la produzione in camera bianca a fronte della crescente domanda di prodotti farmaceutici”.
Alcuni macchinari, durante il trasloco, sono stati sostituiti. Altri acquisiti, come una macchina di altissima precisione di ultimissima generazione, una sorta di fresa in grado di operare su misure ridottissime, millesimi di millimetri. Insomma ci sono le basi per una crescita in termini si prospettive e obiettivie, magari, anche di forza lavoro.