Si prostituivano per giocare alle slot
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21 Agosto 2014
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Si prostituivano per giocare alle slot

La squadra mobile della questura di Alessandria ha messo sotto sequestro un appartamento a luci rosse in via Piave e denunciato una donna per favoreggiamento. Cinquanta euro a prestazione ma i guadagni se li giocava alle slot machine

La squadra mobile della questura di Alessandria ha messo sotto sequestro un appartamento a luci rosse in via Piave e denunciato una donna per favoreggiamento. Cinquanta euro a prestazione ma i guadagni se li giocava alle slot machine

ALESSANDRIA – Un appartamento trasformato in casa per appuntamenti a luci rosse in via Piave, ad Alessandria, è stato messo sotto sequestro dalla squadra mobile della questura. Le indagini, coordinate dal commissario capo Mario Paternoster (nella foto), hanno portato alla denuncia per favoreggiamento della titolare del contratto di locazione, una donna thailandese di 40 anni che si prostituiva insieme ad una connazionale di 33 anni. L’alloggio era stato suddiviso di fatto in due parti: la cucina dove le due donne dormivano anche, e una stanza, curata e attrezzata con olii, preservativi, unguenti, dove accoglievano i clienti. Le indagini sono partite da una segnalazione di un abitante della zona che aveva notato un intenso via vai di uomini, prevalentemente italiani, di ogni età.
La polizia ha effettuato alcuni appostamenti, verificando l’intenso passaggio di uomini, ed avviato una rapida ricerca nei siti per appuntamenti dove, in effetti, ricorreva l’annuncio che prometteva un “servizio 24 ore su 24”, accompagnato ad un numero telefonico e da immagini pornografiche.
Chi prendeva appuntamento veniva invitato a presentarsi sotto l’abitazione ad un orario prestabilito ed a ripetere il numero telefonico. Dopo pochi secondi si apriva il portone.
La prestazione sessuale veniva poi offerta da una delle due donne al prezzo di 50 euro. Nonostante l’affluenza di clienti e il presumibile guadagno, le due donne si “giocavano” i proventi dell’attività alle slot machine. La titolare del contratto di locazione non pagava infatti il canone di affitto da diversi mesi.
L’appartamento, messo sotto sequestro penale, sarà restituito al proprietario,ignaro dell’utilizzo che ne veniva fatto, dopo il dissequestro.
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