Palazzo Rosso si apra all’Open Source: “si risparmia”
A sostenerlo è il consigliere del Movimento 5 Stelle Di Filippo che su questa materia ha presentato in Consiglio comunale una mozione. "E' una riduzione di spese, che per l'amministrazione si aggirano sui 700 mila euro all'anno in sistemi informatici". Ma non tutti ritengono sia così semplice....
A sostenerlo è il consigliere del Movimento 5 Stelle Di Filippo che su questa materia ha presentato in Consiglio comunale una mozione. "E' una riduzione di spese, che per l'amministrazione si aggirano sui 700 mila euro all'anno in sistemi informatici". Ma non tutti ritengono sia così semplice....
ALESSANDRIA – Sistemi informatici, software in uso a palazzo Rosso: quanto costano? “700 mila euro l’anno di spese per i sistemi informatici dell’amministrazione comunale”. A sostenerlo è stato il consigliere 5 stelle Domenico Di Filippo che ha presentato a tale proposito una mozione in Consiglio comunale per arrivare – come già avviene in molte altre pubbliche amministrazioni – ai software Open Source. “Credo valga la pena prendere in esame questa materia visto i costi che dobbiamo sobbarcarci – ha spiegato il consigliere pentastellato – Lo stare al passo con i tempi e con i nuovi sistemi che vengono proposti dal mondo del ciberspazio significa risparmiare denaro senza però perdere la qualità del servizio e il livello di prestazione”. Quindi nessuna funzionalità in meno, ma solo un nuovo software, open, ovvero libero che sarebbe accompagnato nella visione del consigliere 5 stelle da “corsi di aggiornamento e professionalizzanti per i dipendenti comunali, così da metterli in condizioni di poter proseguire nel proprio lavoro senza grandi difficoltà”.
Ed è su questo aspetto che il consigliere pd Francesco Di Salvo interviene per sottolineare come “non sia in realtà tutto così semplice”. Il consigliere ricorda come per mettere nelle condizioni adeguate il personale sia necessario pensare a corsi di aggiornamento costanti….”che hanno comunque dei costi”. I percorsi di aggiornamento e di preparazione del personale “non sono da sottovalutare”. A dare man forte su questa strada al consigliere Di Filippo è Emanuele Locci (Fratelli d’Italia): “appoggio la mozione dei 5 Stelle e io per primo mi ero speso per un percorso di dematerializzazione degli atti pubblici oltre ad un protocollo interamente digitale”. “A distanza di due anni non si è fatto nulla – ribadisce Locci – Se tutti lo vogliamo, perché non si riesce a portare avanti? Se la resistenza non è dell’amministrazione comunale….da dove arriva?”.
