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Atm, verso la cassa integrazione. I sindacati: “scelta irresponsabile”
Rottura sull'accordo per la cassa integrazione in deroga per i dipendenti Atm. Filt Cgil: una scelta irresponsabile. Uil Trasporti: si chiedono sacrifici ai lavoratori senza sapere qual è l'obiettivo
Rottura sull'accordo per la cassa integrazione in deroga per i dipendenti Atm. Filt Cgil: ?una scelta irresponsabile?. Uil Trasporti: ?si chiedono sacrifici ai lavoratori senza sapere qual è l'obiettivo?
ALESSANDRIA – Salta l’accordo sulla cassa integrazione in deroga tra sindacati e Atm. Dopo l’incontro di ieri pomeriggio volano parole pesanti tra i confederali di Cgil, Cisl e Uil nei confronti della gestione di Gianfranco Cermelli, presidente, ed Ezio Bressan, amministratore delegato. Alla base delle forti perplessità sollevate dai sindacati sul rinnovo della cassa integrazione per i 228 dipendenti ci sono i conti dell’azienda e le prospettive future.
“Atm ha azzerato il debito 2013 con alcuni ‘magheggi’ consentiti dal Comune che pone il bilancio 2013 a zero, a fronte di un capitale sociale di 540.000 € – commenta Giuseppe Santomauro della segreteria Filt Cgil, – l’unico problema è che, da adesso in avanti, non ci sarà più il paracadute del patrimonio aziendale da poter ridurre!”.
Nell’ultima assemblea dei soci (socio di maggioranza con il 94% delle quote è il Comune di Alessandria), è stato dato mandato ai vertici di Atm di cercare partner privati con l’obiettivo di ricapitalizzare l’azienda e portare liquidità. “Anche qualora ci fossero partner disposti ad investire – rileva Alessandro Porta, segretario Uil Trasporti – non ci sono al momento garanzie su quali scelte potranno essere assunte dagli eventuali nuovi soci. Non si possono chiedere oggi ulteriori sacrifici ai dipendenti senza avere certezze per il futuro”.
Entro la fine del mese di luglio ci sarà un nuovo incontro con assessori e azienda per stilare e sottoscrivere un accordo “che ponga il bilancio in salvo e che salvaguardi, in caso di cessione di quote aziendali a privati, sia i 228 posti, sia i contratti di secondo livello presenti in Atm”, prosegue Santomauro. Fino ad allora, i sindacati non sigleranno l’accordo sul rinnovo della cassa integrazione. “L’azienda dichiara di voler proseguire con la cassa integrazione al 50% per cassieri ed ausiliari senza accordo con le organizzazioni sindacali. Noi non sottoscriveremo l’accordo: in primo luogo perchè non si è entrati nel merito delle percentuali o dei settori che dovrebbero usufruire dell’ammortizzatore sociale. Seconda motivazione, per la mancanza di coperture economiche e, non ultimo, ci chiediamo che significato abbia sottoscrivere un accordo di cassa integrazione in deroga che mette inesorabilmente in ginocchio madri e padri di famiglia in un momento di così grande incertezza sul futuro della società e del finanziamento e regolamento della cassa integrazione stessa. Riteniamo pertanto che sia una scelta irresponsabile”, conclude Santomauro.
Replica il presidente di Atm Gianfranco Cermelli: “nessun ‘magheggio’ sui conti. Il bilancio è alla luce del sole, approvato dal Cda e dal collegio dei soci. Comprendo le ragioni del sindacato, ma chiedo a loro di comprendere le nostre. La cassa sarà finanziata regolarmente fino ad agosto”.