“La casa è un diritto! Da qui non ce ne andiamo”
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“La casa è un diritto! Da qui non ce ne andiamo”

Domenica 1 giugno, quindici famiglie e altre persone aderenti alla Rete per la Casa hanno occupato l'ex caserma della Guardia di Finanza di via Verona. Rete per la Casa: "Occuperemo ad oltranza e puntiamo a far diventare questa struttura la nostra sede, oltre che luogo di accoglienza per chi, a seguito degli sfratti, si troverà in mezzo a una strada"

Domenica 1 giugno, quindici famiglie e altre persone aderenti alla Rete per la Casa hanno occupato l'ex caserma della Guardia di Finanza di via Verona. Rete per la Casa: "Occuperemo ad oltranza e puntiamo a far diventare questa struttura la nostra sede, oltre che luogo di accoglienza per chi, a seguito degli sfratti, si troverà in mezzo a una strada"

ALESSANDRIA –  11:00 Dopo il vertice in Prefettura, istituito un comitato straordinario
E’ stato istituito ieri sera, dopo il vertice tra Questura, Carabinieri e amministrazione comunale, un comitato straordinario presso la Prefettura per monitorare la situazione in via Verona dove, ieri, una quindicina di famiglie, insieme agli attivisti della Rete per la Casa, hanno occupato l’ex caserma della guardia di finanza. Al momento non si registrano tensioni e il comitato ha rinviato lo sgombero. Proseguiranno anche nelle prossime ore i contatti tra le forze dell’ordine, l’amministrazione e gli occupanti per cercare una soluzione.


Non hanno intenzione di andare via le famiglie, quindici, che nella giornata di domenica 1 giugno hanno occupato l’ex caserma della Guardia di Finanza di via Verona.

Un’occupazione pacifica per ribadire la necessità di trovare soluzioni per l’emergenza casa in città: “Avevamo scelto la via del dialogo, quando il 1 maggio avevamo occupato l’ex Banca d’Italia, ma questa si è rivelata inutile. Una delle famiglie che stiamo seguendo è stata sfrattata con il contributo delle Forze dell’Ordine, e lo stesso destino toccherà ad altri nuclei famigliari”. 

Una struttura molto grande, quella di via Verona in disuso da parecchi anni. Uno stabile che, secondo gli attivisti della Rete per la Casa, non richiede grandi lavori di ristrutturazione se non un’opera di pulizia generale: “I muri e gli impianti sono in buone condizioni – hanno detto – e questo ci consente di pensare che questa possa essere, almeno per il momento, una soluzione per le quindici famiglie che diversamente si troverebbero in mezzo a una strada. Le dimensioni della struttura ci permettono, inoltre, di credere che più avanti questa possa diventare abitazione anche di altri nuclei familiari e persone che si trovano in difficoltà”.

L’intendo è quello, dunque, di non limitarsi a una manifestazione di dissenso (così come era avvenuto il 1 maggio all’ex Banca d’Italia) ma di fare in modo che la struttura torni a vivere e ad essere vissuta dalla comunià. 

Occuperemo ad oltranza e puntiamo a far diventare l’ex caserma la sede stabile della Rete per la Casa
Facciamo appello a tutta l’alessandria anti razzista, che crede che la casa sia un diritto e ritiene che se le istituzioni mancano ci si debba autoorganizzare, a venire qui e a portare il loro contributo e la loro solidarietà”. 

Nel pomeriggio di domenica l’assessore alla Coesione sociale e alla Partecipazione Mauro Cattaneo si è recato sul posto e ha espresso la volontà del Comune di attivarsi: “Il Comune ha più volte segnalato immobili, tra cui si potrebbe contare anche quello occupato nelle vicinanze dei Piazza Santo Stefano, su cui svolgere interventi al fine di ricavarne spazi che possano essere utilizzati in situazioni di emergenza come quella che sta vivendo la città in questo momento – ha detto – ma rispetto all’ipotesi di un tavolo permanente sulla materia, non abbiamo ricevuto ancora nessun riscontro da parte della Prefettura”.

Nella serata di domenica si è svolto un incontro in Prefettura per discutere dell’occupazione dell’ex caserma e dell’emergenza sfratti. 

Qui il racconto completo della Rete per la Casa 

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