Abbattimento delle barriere, “pronti a lavorare”
Ascom, Confesercenti, Federalberghi e Ordine degli Ingegneri motivati e positivi rispetto all'abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali in città. Ulandi: "Lasciamo da parte le polemiche e i toni un po' coloriti. Educateci, formateci e preparateci..."
Ascom, Confesercenti, Federalberghi e Ordine degli Ingegneri motivati e positivi rispetto all'abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali in città. Ulandi: "Lasciamo da parte le polemiche e i toni un po' coloriti. Educateci, formateci e preparateci..."
ALESSANDRIA – Hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni di categoria alla Commissione consigliare del 28 maggio che ha avuto come temi la progettazione accessibile, la rimozione delle barriere archiettoniche, la mobilità debole e la mobilità delle persone con disabilità, e da parte di tutti è stata chiara la volontà di mettere da parte le polemiche e i toni un po’ “coloriti” di alcuni (il riferimento è ad alcuni dubbi espressi dalle associazioni che si occupano di disabilità e, in particolare, alle parole di Savino Di Donna), per iniziare a lavorare per rendere Alessandria una città più accessibile.
“Vorrei che l’incontro con l’amministrazione e le associazioni del 28 maggio, in cui ho avuto l’occasione di imparare molto, fosse il primo di una luga serie – ha commentato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Alessandria, Marco Colombo, – Perchè una città che vanta l’accessibilità può diventare un punto di incontro. Credo sia importante imparare a cogliere gli elementi di cui stiamo discutendo come stimoli positivi e a lavorare insieme per rendere questa città accessibile”.
Roberto Cava, Ascom, ha sottolineato la volontà dei commercianti e (facendosi carico del contributo della presidente di Federalberghi, Giovanna Scacheri) degli albergatori di contruibuire attivamente a rendere la nostra città più accessibile: “Siamo molto disponbili a lavorare con chi intende lavorare, lo siamo meno con chi intende fare marketing associativo, con chi vuole fare spot, con chi fa vuota polemica. Riteniamo che ci sia molto da fare e che questo problema non vada affrontato con leggerezza, nella consapevolezza che troppo spesso non siamo sufficientemente attenti ai diritti degli altri.
In tempi di campagna elettorale avevamo presentato un documento, che avevamo fatto avere a diversi consiglieri, il cui titolo era “La città dell’accoglienza”. Lo dicevamo in termini corporativi ed egoistici, ma una città accogliente è una città che attira, è una città in cui commercianti, ristoratori e albergatori riescono a svolgere bene il proprio lavoro. Senza andare ad individuare il colpevole a prescindere, perchè non è questo il modo per affrontare un problema serio, che coinvolge tutti. Ci auguriamo che si trovino modi, tempi e risorse per realizzare degli obiettivi”.
“L’esperienza della Skarrozzata del 7 maggio, e le riflessioni che, per chi non ha partecipato, si evidenziamento grazie all’uso del materiale fotografico e video, – ha detto la presidente di Confeserecenti Alessandria Manuela Ulandi – costituiscono certamente un momento formativo ed educativo oltre che il primo passo verso un circuito virtuoso.
Non ho apprezzato i termini un po’ coloriti di alcuni perchè credo che qui non si debba lasciare spazio alle accuse, ma che si importante educarsi vicendevolmente. I ristoranti, i negozi, gli alberghi, se non si attivano nell’abbattimento delle barriere, non lo fanno per malafede, ma piuttosto per una mancanza di formazione in merito. Educateci, formateci e preparateci perchè insieme possiamo davvero cambiare questa città.
Confesercenti naturalmente si rende disponibile per qualsiasi attività che venga fatta in questa direzione”.
