Ferralasco: in arrivo una nuova ZTL in città
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Ferralasco: in arrivo una nuova ZTL in città

Dalla mobilità alle infrastrutture, dal cavalcavia del Cristo al Pisu, dal bando per la Cittadella alle infrastrutture per le nuove tecnologie digitali l'assessore Ferralasco fa il punto della situazione in città

Dalla mobilità alle infrastrutture, dal cavalcavia del Cristo al Pisu, dal bando per la Cittadella alle infrastrutture per le nuove tecnologie digitali l'assessore Ferralasco fa il punto della situazione in città

ALESSANDRIA – Con il raggiungimento del pareggio di bilancio si è conclusa la prima fase dopo la delibera del dissesto, ora però la città attende che venga dato corso a quella successiva, nel contesto della quale ci sono diversi obiettivi da raggiungere, che sono già stati annunciati nei mesi scorsi ma non ancora messi in pratica. Per fare il punto della situazione abbiamo incontrato Marcello Ferralasco, assessore allo sviluppo territoriale e strategico

Assessore Ferralasco, Alessandria è fra le città più inquinate d’Italia e ci sono problemi di viabilità, quindi serve un nuovo piano per la mobilità: a che punto è?
Entro un mese su questo tema verra presentato un documento di indirizzo che si ispira anche ad esperienze di diverse città italiane ed europee che stanno sviluppando pianificazioni di mobilità avanzata. Si tratta di un piano articolato in tutte le sue componenti: viabilistiche, di sosta, traffico e trasporto pubblico, tutti sistemi che devono essere integrati. Uno dei capisaldi sarà quello di governare il traffico che ha maggiore livello di inquinamento in modo di andare verso un contenimento delle emissioni inquinanti in modo marcato.
Sarà prevista anche una zona ZTL regolata però in modo più evoluto rispetto ad oggi, con delle dinamiche che terranno conto della tipologia di classe di inquinamento dei veicoli, della fascia oraria ed altri parametri, oltre alle esigenze delle varie attività economiche del centro che sono uno degli oggetti ai quali verrà posta maggiore attenzione: insomma, sarà un sistema complesso che dovrà trovare un punto di mediazione per perseguire gli obiettivi di tutti.

A quando l’intervento di messa in sicurezza del cavalcavia per il quartiere Cristo?
Esiste già un progetto pronto da diversi mesi con un costo intorno ai 150 mila euro in merito al quale si sta cercando di trovare la copertura finanziaria nelle pieghe del bilancio, che prevede la creazione di un percorso ciclabile che parte da viale Tivoli utilizzando per un primo tratto via Capriolo sino all’innesto del cavalcavia quasi al culmine della salita e da quel punto ci sarà un ampliamento del marciapiede con la creazione di una fascia ciclabile affiancata a quella pedonale. Le attuali carreggiate per le auto rimarranno le stesse, solo più ristrette, a vantaggio del marciapiede allargato per consentire l’utilizzo da parte dei pedoni e dei ciclisti: questo è uno dei progetti prioritari che partirà non appena saranno reperite le risorse.

Il PISU è stato finalmente presentato, i cantieri partiranno entro due mesi, ma c’è stato uno stop di 8 mesi che mette a rischio il rispetto dei tempi previsti per il termine dei lavori fissato tassitivamente al 31 dicembre 2014: come si spiega?
Anche se non ho mai avuto la delega ai lavori pubblici, ho comunque seguito sino almeno ad un certo punto questo grande progetto: ci sono stati effettivamente dei ritardi rispetto ai tempi previsti a luglio 2013, dovuti prevalentemente ad intoppi burocratici con la Regione. Oggi però il PISU è stato finalmente presentato e quindi sono stati sbloccati i lavori che, una volta avviati, non dovrebbero subire ulteriori ritardi. 

Relativamente al PISU ritiene che si troveranno i fondi per sistemare piazza Santa Maria di Castello?
A quanto mi risulta credo che oggi sia più facile rispetto a luglio 2013 trovare nel contesto del Pisu, o diversamente, le risorse per intervenire e risolvere in modo definitivo un problema ormai di lungo corso che deturpa l’immagine del cuore di Borgo Rovereto, gli uffici ci stanno lavorando.

In merito al parcheggio multipiano di piazza Gobetti: non c’è ancora un progetto, ma non le pare che realizzarlo sopraelevato non sia esteticamente il massimo?
Non esistendo ancora un progetto non è appunto possibile trarre delle indicazioni precise in merito, quando ci sarà ne riparleremo.

Che cosa ci può dire in merito alla situazione della Cittadella?
Il bando è stato definito da tempo e il Demanio lo ha fatto partire, perciò la procedura è in moto e segue il suo percorso, probabilmente ci sono già alcune manifestazioni di interesse, anche se non essendo coinvolti al momento non abbiamo precise informazioni in merito. Nel contempo, non diamo per scontato che si arrivi ad individuare una soluzione concreta e definitiva, perciò stiamo studiando anche in sede locale per verificare se si possano trovare risorse e progettualità locali da integrare in questo percorso, o, se dovesse servire, perché diventito soluzioni alternative agli altri progetti. Entro settembre dovrebbero esserci delle risposte definitive in merito.

L’attraversamento pedonale di Spalto Marengo per l’Ospedale  è pericoloso, ci sono problemi di segnaletica e la zona verso sera è già buia: che cosa si intende fare?

A questo proposito è in programma lo spostamento del semaforo attualmente disattivato in corrispondenza di un attraverso pedonale non più usato (nelle vicinanze del pronto soccorso) per rendere l’attraversamento pedonale usato per l’accesso all’Ospedale più sicuro: il tutto è condizionato al reperimento delle risorse necessarie e verrà messo nei programmi di bilancio 2014, fra le priorità.

Parliamo di digitale e processi innovativi urbani: sono previste zone Wi Fi gratuite in città? Ed eventualmente che altro?
Questa materia è più di competenza dell’assessore Mauro Cattaneo. Per quanto mi riguarda nelle mie competenze ci sono le reti infrastrutturali tecnologiche digitali e su questo in specifico c’è in corso la infrastrutturazione con rete di fibra ottica di ultima generazione da parte di Telecom non solo dell’area urbana ma anche di estese proporzioni del territorio dell’area comunale, (compresa la zona di Spinetta Marengo), in un piano di copertura che interesserà anche buona parte dei sobborghi. 

Per rilanciare il commercio c’è chi propone il parcheggio gratuito nell’ora di pranzo, considerando la situazione di ATM ritiene che sia utile e fattibile?
Questa proposta se non è inserita in un progetto più ampio di interventi e riqualificazione del centro da sola non è molto significativa, anche se potrebbe costituire un segnale interessante, che però ha un costo economico quantificato dall’ATM in 100 mila euro all’anno, cifra non marginale per un’azienda che versa in gravi difficoltà.
Non va dimenticato che gli introiti dei parcheggi servono a finanziare e mantenere un minimo di efficenza del trasporto pubblico. Si sta comunque valutando insieme alla partecipata se sussiste la possibilità di articolare un provvedimento, compatibile con le esigenze di garantire il servizio, capace di rapportarsi con le necessità delle attività commerciali. Una possibile soluzione potrebbe consistere nel provare a individuare la fascia oraria più idonea allo scopo, e per questo se ne parlerà coinvolgendo l’ATM e le associazioni dei commercianti. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di arrivare a una soluzione equilibrata nell’interesse di tutti.

Cosa si intende fare per risolvere il problema del Mostro della stazione (l’ex bar Piccadilly) e della pista di pattinaggio, due situazioni che deturpano i giardini pubblici?
Questi sono problemi seguiti principalmente da altri assessorati: so che se ne sta parlando, sul Piccadilly ad esempio ci sono delle ipotesi ma evidentemente almeno sino ad oggi non ancora attuabili. Va tenuto presente che sono interventi di riqualificazione abbastanza impegnativi, che richiedono investimenti non di poco conto.
(Secondo indiscrezioni da altre fonti, sul bar Piccadilly, pare che ci sia un interesse congiunto di ATM e Arfea… mentre sull’ex pista di pattinaggio si parla di un privato… ndr)

Qual è la sua posizione in merito alla cava di Spinetta Marengo dove dovrebbe sorgere la discarica?
Ho colto l’occasione di una procedura in corso relativamente ad una variante del Piano Regolatore, per introdurre delle norme in precedenza non esistenti che riguardano le cave in genere, che in caso di cambio di destinazione d’uso, ad esempio per discariche o altro, prevedono l’intervento del Consiglio Comunale che a priori ne vaglierà e valuterà la fattibilità a garanzia degli aspetti ambientali con particolare riferimento alla salute dei cittadini.

Per finire ci sono progetti che lei, assessore più tecnico che politico, ritiene utili per la città in questo specifico contesto e, nel caso, ce ne può parlare?
In effetti qualcuno c’è, ma lo dirò quando lo avrò definito bene: ci sono una seria di ipotesi che hanno possibilità di attuazione sulle quali si sta lavorando, ma preferisco parlarne quando saranno in procinto di avere un’imminente concretizzazione. Non credo che ci vorrà molto, quindi ne riparleremo presto.

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