Gli effetti curativi del miele in un saggio internazionale
Elia Ranzato e Simona Martinotti, post-doc del Disit, hanno curato la recente pubblicazione. Test e studi clinici dimostrano che il miele accelera la guarigione di lesioni, ferite, ulcere e ustioni
Elia Ranzato e Simona Martinotti, post-doc del Disit, hanno curato la recente pubblicazione. Test e studi clinici dimostrano che il miele accelera la guarigione di lesioni, ferite, ulcere e ustioni
ALESSANDRIA – Una recentissima pubblicazione della casa editrice Nova Science Publisher getta una nuova luce sulle proprietà curative del miele ed è in parte targata Università del Piemonte Orientale. Elia Ranzato e Simona Martinotti, entrambi post-doc presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale hanno pubblicato come editors un saggio di contributi di autori internazionali dal titolo Cellular and Molecular Mechanisms of Honey Wound Healing (Meccanismo cellulari e molecolari nella cura delle ferite con miele).
Con il termine “ferita” si intende una lesione anatomica e funzionale, dovuta ad un trauma o un incidente; la capacità di riparare una lesione, ricostituendo il tessuto danneggiato, con le stesse caratteristiche che aveva prima, è alla base della rigenerazione. La guarigione delle ferite è così un elemento molto importante per la cura della pelle e i composti naturali capaci di favorire questo processo sono particolarmente interessanti. Sin da tempi molto antichi, il miele è stato usato non solo come dolcificante naturale ma anche a scopo terapeutico e per la protezione della salute. Storicamente, il miele era noto per il trattamento di diversi tipi di lesioni, come ferite, ustioni e ulcere. Più recentemente diversi studi e test clinici hanno dimostrato che il miele può accelerarne la guarigione.

Il saggio si trova nella pagina “What’s Special for March” della casa editrice Nova Science Publishers.