Una piazza per Alfonsina Strada, la ribelle del Giro d’Italia
Venerdì 7 marzo una serata parlando di Alfonsina Morini Strada, la donna che sfidò le consuetudini e ottenne di partecipare, nel 1924, al Giro dItalia. Sabato 8 marzo lintitolazione piazzetta
Venerdì 7 marzo una serata parlando di Alfonsina Morini Strada, la donna che sfidò le consuetudini e ottenne di partecipare, nel 1924, al Giro d?Italia. Sabato 8 marzo l?intitolazione piazzetta
Nel 1924, per la prima e unica volta, al Giro d’Italia partecipò una donna. Si chiamava Alfonsina Morini (poi, da coniugata, Strada) ed era emiliana, un tipo tosto. Quell’anno il Giro passò anche da San Salvatore e fra i partecipanti c’era anche lei, la ribelle del Giro, Alfonsina. Non sappiamo se salì su da via Sant’Antonio, fatto sta che nei decenni seguenti, in cima a quella via fu creata una piazzetta molto frequentata dai residenti della zona, un’area pubblica che è rimasta senza nome.
Qualche tempo fa, l’amministrazione comunale rilevò che a San Salvatore non esisteva neppure un luogo pubblico dedicato ad una donna e nel tentativo di voler colmare questa mancanza, chiese ai cittadini di segnalare una sansalvatorese meritevole di intitolazione per una nuova area che stava sorgendo nel centro storico. Dopo la piazzetta intitolata nel 2013 a Delfina Buzio, l’idea degli amministratori era di proseguire ogni anno, in occasione dell’8 marzo, continuando a dedicare spazi pubblici alle donne, allargando lo sguardo, guardando all’esempio delle donne italiane e straniere. Quest’anno la popolazione ha suggerito, fra gli altri, il nome di Alfonsina Morini Strada. E così, scavando nella sua storia si è scoperto che nelle vicende di Alfonsina c’è anche un pezzo della storia di San Salvatore Monferrato, perchè quando in un paese passa il “Giro” l’evento diventa “storico” (come quando da via Panza, anni dopo, passò Fausto Coppi). E’ parso quindi naturale pensare a questa donna leggendaria per l’intitolazione del prossimo 8 marzo, dedicando a questa sportiva ribelle, coraggiosa e caparbia che attraversò in volata il nostro paese, la piazzetta senza nome di via S. Antonio.
Il sindaco Corrado Tagliabue: “Un gesto significativo perché – tranne un solo caso – la toponomastica di San Salvatore è tutta dedicata agli uomini e, come dimostra la storia di questa straordinaria sportiva, anche le donne meritano di essere ricordate per il loro impegno e per ciò che hanno costruito per il progresso della nostra società. Alfonsina Strada aveva una passione per la bicicletta e la coltivò con caparbietà, dimostrandosi più forte delle consuetudini, più forte del moralismo di quegli anni d’inizio secolo. Il nostro pensiero va ad una donna che nella fatica delle salite raggiunte pedalando, nel ribellarsi ad un modo di pensare chiuso e settario, aprì la strada all’affermarsi della donna nel mondo dello sport. Per questo ringraziamo “Alfonsina la ribelle”, perché ha aperto gli occhi (e la mente) a tanti uomini, perché ha restituito alla donna, anche nello sport, il suo meritato spazio”.