Municipale: 2 mila euro per la messa in sicurezza degli agenti. “Non li abbiamo”
A trattare il tema della incolumità degli agenti di Polizia Municipale è la commissione Sicurezza. In poche settimane due episodi di aggressione e si torna a discutere sull'uso delle armi e sulla mancanza di un luogo per lo scaricamento della pistola. "Per comprare lo scaricatore servono 2 mila euro. Ora non li abbiamo"
A trattare il tema della incolumità degli agenti di Polizia Municipale è la commissione Sicurezza. In poche settimane due episodi di aggressione e si torna a discutere sull'uso delle armi e sulla mancanza di un luogo per lo scaricamento della pistola. "Per comprare lo scaricatore servono 2 mila euro. Ora non li abbiamo"
ALESSANDRIA – “Venditore abusivo aggredisce agenti”, “Arrestato per violenza a pubblico ufficiale”. Questi sono i fatti di cronaca che nel giro di poche settimane hanno visto coinvolti, in qualità di vittime, gli agenti della Polizia Municipale. A fare il punto sull’attività del corpo di Polizia Municipale e sulla questione sicurezza e incolumità degli operatori è la commissione consiliare Sicurezza. “Quindici giorni fa l’aggressione da parte del venditore abusivo, arrestato e condannato a sei mesi, – ripercorre la tappe il comandante vicario Alberto Bassani – Venerdì mattina un altro episodio di aggressione a due agenti a Spinetta Marengo dopo l’inseguimento di un cittadino nordafricano che aveva rubato una bicicletta”. Si tratta di un fenomeno che non è certo solo “alessandrino” come spiega il comandante vicario. “I casi di intimidazioni fisiche verso gli agenti della Polizia Municipale si verificano in tutta Italia, da Alessandria a Roma, da Agrigento a Lecce, da Palermo a Foggia. I casi sono registrati in un Osservatorio che raccoglie i documenti da gennaio 2013 a oggi e che riporta casi di aggressione fisica, ma anche investimenti mentre gli operatori eseguono controlli lungo le strade….”.
Insomma “sono i rischi del mestiere” che vanno però tenuti sott’occhio, tanto quanto le altre problematicità di questo corpo di sicurezza. “Siamo andati a cercare, a reperire, risorse per acquistare le protezioni individuali per gli agenti: 27 mila euro che servono per le dotazioni di sicurezza previste anche dal documento di valutazione rischi”. E quando si parla di sicurezza impossibile non far emergere la questione “armi”, specie dopo il “caso” del colpo partito “accidentalmente” come ha spiegato Bassani da un operatore all’interno della struttura del Comando. Nel decreto ministeriale che regola le procedure, l’attività della Municipale è presente un luogo destinato al caricamento e allo scaricamento armi: “noi non abbiamo questo spazio – spiega Bassani – perché per noi non è previsto, visto l’uso cosiddetto continuativo dell’arma”. Come garanzia di maggiore sicurezza il comandante ha però pensato ad alcune soluzioni, che in alcuni casi collidono però con le scarse risorse economiche a disposizione. “Ho chiesto, così informalmente, un preventivo per lo scaricatore, un aggeggio che pesa 30 chili, a dimensioni ridotte con un carrello movibile, che dovrebbe servire per operazioni ‘urgenti’ di scaricamento dell’arma. Il costo è di 2 mila euro, che noi oggi non abbiamo. Appena possibile affronteremo anche questo”. Intanto, in attesa di risorse da spendere, l’impegno è per delle “cassette di sicurezza”, individuali per i singoli operatori per depositare l’arma. “Non si sanno ancora i tempi precisi di realizzazione – spiega Bassani – ma insieme ad assessore e dirigente sto portando avanti questa operazione”.

Il comandante Bassani non ha potuto tralasciare un altro aspetto – ormai noto ai più – che è quello relativo all’organico: “dal 2000 al 2012 sono 68 gli operatori in meno, tra i pre-pensionamenti e coloro che hanno cambiato profilo, per ragioni di salute, perchè ha richiesto la mobilità più vicino a casa…”. Da due anni (dal 2012) ci sono stati due pensionamenti a fronte di 5 cassazioni di servizio: una per salute, una per licenziamento e ben 3 per mobilità.
Questa carenza non permette più la gestione del “turn over”, come in passato. Come spiega la dirigente, Orietta Bocchio: “Nel 2000 in realtà c’erano maggiori cessazioni di servizio, che venivano però reintegrati dal turn over. Oggi questo non è più possibile”. E ora a preoccupare è la forte adesione degli agenti della municipale al trasferimento all’Agenzia delle Dogane. “Rischiamo che ci restino 10 agenti per il controllo del territorio, tanti quanti ce ne sono a Castellazzo? – ironizza Di Filippo – Mi viene un titolo: fuga dal corpo di Polizia Municipale”. In realtà sono nel complesso 20 le unità previste per trasferirsi alle Dogane, ma per la Municipale (che conta 84 unità in tutto) è stato posto un limite, quello di 4 unità in divisa. Tanto per ora non è possibile pensare a soddisfare l’eventuale necessità di “fabbisogno” per il corpo della Municipale: “forse dal 2015, quando rientreremo nel Patto di stabilità”.