Carlo Leva, scenografo di sogni
Un documentario celebrativo, ricordando i film di Sergio Leone e Dario Argento. Venerdì 21 l'artista di Bergamasco compie 84 anni
Un documentario celebrativo, ricordando i film di Sergio Leone e Dario Argento. Venerdì 21 l'artista di Bergamasco compie 84 anni
ALESSANDRIA – Il regalo di compleanno gli è stato consegnato con tre giorni d’anticipo, dura 40 minuti, non ha pacchetto né fiocchi, ma storia. La sua storia. Carlo Leva oggi, venerdì 21 febbraio, compie 84 anni. Martedì sera, in un affollato salone del museo C’era una volta di piazza della Gambarina è stato proiettato, in prima assoluta, il documentario realizzato dall’associazione Settima Arte che ha affidato la regia a Franco Masselli. Ne è uscito un lavoro eccezionale, intitolato L’architetto dei sogni: Carlo Leva scenografo, che racchiude in meno di tre quarti d’ora la vita e le opere del grande scenografo, ormai da tempo di stanza a Bergamasco, in quel palazzo marchionale che ha trasformato in una sorta di museo del cinema. “La mia casa è aperta a tutti” ha detto a fine serata, invitando di fatto il pubblico a scoprire qualcosa di più del mondo affascinante che Masselli ha raccontato con il contributo di amici, esperti e vip del calibro del cantautore Paolo Conte, dell’ex calciatore Josè Altafini, del regista Tonino Valerii oltre che degli attori di casa nostra Alberto Basaluzzo e Massimo Poggio.
“In un paio di passaggi mi sono commosso” ha ammesso Leva, al termine della proiezione. E tutti in piedi ad applaudire un personaggio che merita considerazione non solo per la propria storia ma anche per i semi che prova a gettare per un roseo futuro alessandrino: CineCittadella” ovvero la trasformazione dell’ex fortezza in un grande set, resta un sogno, forse un’opportunità persa, certamente un’occasione per guardare avanti. “Ho disegni delle scenografie di un film dedicato alle origini del circo equeste: si sarebbe dovuto girare qui, ma che purtroppo non venne mai realizzato: rimangono nel mio cuore” racconta Leva, quasi in chiusura di un documentario denso di parole, immagini, ricordi.
Masselli ha cercato di raccontare Leva fin dal suo debutto nel cinema, avvenuto quasi casualmente. Poi il lavoro a fianco di Sergio Leone, Dario Argento, Torino Valerii. C’è anche il rammarico per non aver potuto affiancare Fellini in Amarcord (“ero impegnato in altre produzioni”), ma anche la soddisfazione per le scenografie dei cosiddetti “musicarelli”, i film che consacrarono Gianni Morandi, ad esempio. E poi i cortometraggi e, curiosità, il Leva impiegato come comparsa in alcuni film, ma anche nei panni di un sacerdote a fianco di Alberto Sordi: “Il ruolo mi veniva bene, sarà perché ho studiato dai preti…” ha commentato sorridendo.
Applausi ancora. Fiori alla signora Teresa, congratulazioni, auguri per il compleanno a venire e la consapevolezza nel pubblico della Gambarina che di fronte c’era un pezzo di storia del cinema italiano.