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Al posto dell’ex stabilimento un nuovo discount
La commissione consiliare Sviluppo del Territorio ha dato via libera al progetto per il recupero dell'immobile in via San Giovanni Bosco, ad Alessandria. Si insedierà un nuovo supermercato. La convenzione prevede la sistemazione di marciapiedi e l'arredo dell'area verde di via Palermo
La commissione consiliare Sviluppo del Territorio ha dato via libera al progetto per il recupero dell'immobile in via San Giovanni Bosco, ad Alessandria. Si insedierà un nuovo supermercato. La convenzione prevede la sistemazione di marciapiedi e l'arredo dell'area verde di via Palermo
ALESSANDRIA – Potrebbe essere recuperata in tempi relativamente rapidi una porzione di città, ad oggi lasciata nel degrado. Si tratta dell’ex area produttiva in via San Giovanni Bosco, all’incrocio con via Palermo. A chiedere l’accesso alla procedura semplificata per la variante urbanistica, prevista dalla legge 106 del 2011 sulle aree degradate, è la ditta Para Paolo che intende bonificare e recuperare l’immobile dove sarà ospitato, a pian terreno, un nuovo supermercato alimentare (marchio Ins), mentre al primo piano si dovrebbero insediare una serie di uffici. Nello stabile era attiva l’azienda Vignale.Il provvedimento è stato esaminato ieri dalla commissione consigliare competente, presieduta da Filippo Zaio.
Ad illustrare la delibera è stato l’assessore Marcello Ferralasco, con il dirigente ingegnere Gianpiero Cerruti: poiché esistono i presupposti previsti dalla legge 106, la pratica sarà esaminata con un “procedura più snella, che non contempla la presentazione di un progetto esecutivo”. Il consiglio comunale, dopo il parere favorevole già espresso dalla commissione, voterà quindi la delibera di cambio di destinazione d’uso (da area produttiva mista ad area commerciale e di servizi) e la relativa convenzione.
“Poichè rientriamo nella fattispecie della procedura semplificata – spiega l’assessore – non è previsto che il proponente ceda al Comune, a titolo di oneri una superficie da destinare a posteggio. Tuttavia, il parcheggio che sarà realizzato resterà ad uso pubblico, preservando quindi la finalità”. La convenzione prevede anche che la ditta proponente “dia esecuzione ad opere di interesse pubblico non direttamente nell’area oggetto di recupero”. In sostanza, “verranno sistemati i marciapiedi dell’intero isolato (via Pellico, via Galilei, via SAn Giovanni Bosco) e c’è l’impegno formale ad fornire l’arredo per l’area verde con giochi per bambini, tappeti anti trauma, panchine e quanto potrà rendere fruibile il parco ad oggi poco utilizzato”.
L’intervento di recupero dell’immobile permetterà in ogni caso di bonificare uno stabile in disuso da oltre una decina di anni, che presenta gravi segni di degrado e parti in amianto “che saranno bonificate”.Tutto bene, quindi, o quasi. Il consigliere Emanuele Locci ha fatto presente, infatti, che la stessa ditta aveva presentato anni fa un progetto esecutivo per l’area adiacente, dove avrebbe dovuto trasferirsi la ditta stessa. “I lavori sono fermi da tempo. Ci chiediamo quali ne siano le motivazioni e se non c’è il rischio che anche il nuovo intervento segua la stessa sorte. La motivazione che mi è stata data dal dirigente di settore per la mancata prosecuzione dei lavori è che ‘sono sopraggiunte difficoltà economiche’”. A dare qualche indicazione utile è l’ingegnere Cerruti: “Il piano esecutivo a cui si fa riferimento ha una durata di 10 anni, e pertanto ci sono ancora i tempi per darne attuazione. Per l’intervento di cui si sta invece discutendo in commissione ci sono già richieste per un insediamento commerciale”. Non ci sarebbero quindi motivi per credere che il proponente non porti aventi il progetto.
La variante non sarà in ogni caso immediatamente esecutiva. Su richiesta del consigliere Malagrino, accolta all’unanimità, passerà un termine di 15 giorni dall’approvazione all’esecutività per consentire eventuali osservazioni da parte dei cittadini.