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15 Gennaio 2014 
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00:00 Petizione on line: “salviamo i 192 posti di lavoro Amiu”
Petizione lanciata dai dipendenti Amiu: salviamo i posti di lavoro. I 192 lavoratori sono falliti perché l'azienda è fallita e tutti quanti non sanno quale futuro li attende
Petizione lanciata dai dipendenti Amiu: ?salviamo i posti di lavoro. I 192 lavoratori sono falliti perché l'azienda è fallita e tutti quanti non sanno quale futuro li attende?
ALESSANDRIA – Dove non è arrivata la politica, potrebbe arrivare il potere del web? Ci prova un dipendente Amiu che ha lanciato tramite la rete e i social network una petizione “per salvare i 192 posti di lavoro Amiu”. L’iniziativa è di Fabrizio Rescia che ha subito raccolto l’adesione di un gruppo di colleghi. Al momento la proposta ha raccolto quasi un centinaio di “mi piace” e il trend è in crescita. Intanto la politica e la giustizia amministrativa prosegue il suo corso. Dopo la sentenza della Corte d’Appello di Torino sulla fallibilità dell’azienda, il tribunale di Alessandria ha provveduto, lo scorso dicembre, a nominare i curatori fallimentari che stanno raccogliendo tutta la documentazione. Oggi dovrebbe tenersi un incontro tra i rappresentanti dei dipendenti e i curatori per spiegare il percorso che si aprirà ora, con la dichiarazione di fallimento.
Ecco il testo della petizione
A.M.I.U. è (ERA) una delle principali aziende italiane operanti nel settore ambientale e dei servizi di pubblica utilità.
La nostra società nasce nel 1974 come Azienda Municipalizzata di Igiene Urbana. Nel 1996 A.M.I.U., diventa Azienda Municipale di Igiene Urbana per arrivare nel 2001 alla trasformazione in Società per Azioni, con la denominazione di A.M.I.U. S.p.a. Azienda Multiservizi Igiene Urbana.
Le attività principali di A.M.I.U. sono la raccolta, il trasporto a smaltimento e la valorizzazione dei rifiuti urbani ed industriali, lo spazzamento, il lavaggio e la pulizia di strade e marciapiedi, il trattamento anti ghiaccio e lo sgombero della neve. Prima c’erano anche: “la derattizzazione e la disinfestazione, la cura e la manutenzione delle aree verdi – parchi – giardini – viali, servizio spurghi”.
Tutti servizi tolti dall’attuale AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
A.M.I.U. è ( ERA ) un’azienda con grandi prospettive che oltre alle attività di cui sopra, gestisce la raccolta differenziata su tutta la città e sui sobborghi e su molti comuni della Provincia, mettendo in campo mezzi tecnologici, attrezzature moderne ( QUELLE RIMASTE ) e risorse umane.
A.M.I.U. inoltre puntaVA molto sulla crescita della cultura del recupero dei materiali, offrendo informazione continua e costantemente aggiornata attraverso tutti gli organi d’informazione possibili (giornali, televisioni, radio, internet), organizzando incontri pubblici, convegni, attività per le scuole, incontri per i cittadini stranieri residenti in città, tutto sui temi legati alla propria attività, per promuovere la difesa dell’ambiente a tutti i livelli.
IERI, A.M.I.U. è stata messa in liquidazione, poi la si voleva fare FALLIRE.
Il TRIBUNALE di ALESSANDRIA aveva SENTENZIATO che A.M.I.U. essendo un’AZIENDA PUBBLICA NON POTEVA FALLIRE.
Alla POLITICA questa decisione NON è PIACIUTA ed ha fatto RICORSO al TRIBUNALE di TORINO che ha DECISAMENTE RIBALTATO la SENTENZA del TRIBUNALE di ALESSANDRIA affermando che A.M.I.U. POTEVA e DOVEVA FALLIRE.
Ebbene, oggi i 192 LAVORATORI di A.M.I.U. sono FALLITI perché l’AZIENDA è FALLITA e TUTTI QUANTI non sanno quale FUTURO li attende.
Perciò VI chiedo gentilmente di FIRMARE perché A.M.I.U. RITORNI a far parte della COMUNITÀ, DEI CITTADINI.
Perché intanto la TASSA RIFIUTI cari cittadini, la continuerete a pagare ugualmente e non sarà MAI meno cara di quanto la state pagando adesso.
Ringrazio cordialmente e porgo distinti saluti.
RESCIA FABRIZIO.
La nostra società nasce nel 1974 come Azienda Municipalizzata di Igiene Urbana. Nel 1996 A.M.I.U., diventa Azienda Municipale di Igiene Urbana per arrivare nel 2001 alla trasformazione in Società per Azioni, con la denominazione di A.M.I.U. S.p.a. Azienda Multiservizi Igiene Urbana.
Le attività principali di A.M.I.U. sono la raccolta, il trasporto a smaltimento e la valorizzazione dei rifiuti urbani ed industriali, lo spazzamento, il lavaggio e la pulizia di strade e marciapiedi, il trattamento anti ghiaccio e lo sgombero della neve. Prima c’erano anche: “la derattizzazione e la disinfestazione, la cura e la manutenzione delle aree verdi – parchi – giardini – viali, servizio spurghi”.
Tutti servizi tolti dall’attuale AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
A.M.I.U. è ( ERA ) un’azienda con grandi prospettive che oltre alle attività di cui sopra, gestisce la raccolta differenziata su tutta la città e sui sobborghi e su molti comuni della Provincia, mettendo in campo mezzi tecnologici, attrezzature moderne ( QUELLE RIMASTE ) e risorse umane.
A.M.I.U. inoltre puntaVA molto sulla crescita della cultura del recupero dei materiali, offrendo informazione continua e costantemente aggiornata attraverso tutti gli organi d’informazione possibili (giornali, televisioni, radio, internet), organizzando incontri pubblici, convegni, attività per le scuole, incontri per i cittadini stranieri residenti in città, tutto sui temi legati alla propria attività, per promuovere la difesa dell’ambiente a tutti i livelli.
IERI, A.M.I.U. è stata messa in liquidazione, poi la si voleva fare FALLIRE.
Il TRIBUNALE di ALESSANDRIA aveva SENTENZIATO che A.M.I.U. essendo un’AZIENDA PUBBLICA NON POTEVA FALLIRE.
Alla POLITICA questa decisione NON è PIACIUTA ed ha fatto RICORSO al TRIBUNALE di TORINO che ha DECISAMENTE RIBALTATO la SENTENZA del TRIBUNALE di ALESSANDRIA affermando che A.M.I.U. POTEVA e DOVEVA FALLIRE.
Ebbene, oggi i 192 LAVORATORI di A.M.I.U. sono FALLITI perché l’AZIENDA è FALLITA e TUTTI QUANTI non sanno quale FUTURO li attende.
Perciò VI chiedo gentilmente di FIRMARE perché A.M.I.U. RITORNI a far parte della COMUNITÀ, DEI CITTADINI.
Perché intanto la TASSA RIFIUTI cari cittadini, la continuerete a pagare ugualmente e non sarà MAI meno cara di quanto la state pagando adesso.
Ringrazio cordialmente e porgo distinti saluti.
RESCIA FABRIZIO.
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