Natale da piccoli
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Stefania Cava - stefania.cava@alessandrianews.it  
25 Dicembre 2013
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Natale da piccoli

Per ricordare a tutti gli adulti la magia del Natale abbiamo deciso di intervistare un gruppo di bambini di sei e sette anni, chiedendo loro di raccontarci quello che pensano di questa giornata

Per ricordare a tutti gli adulti la magia del Natale abbiamo deciso di intervistare un gruppo di bambini di sei e sette anni, chiedendo loro di raccontarci quello che pensano di questa giornata

ALESSANDRIA – Il giorno di Natale non è uguale per tutti. C’è chi lo trascorre lavorando, chi ricorda con malinconia anni migliori e chi decide di non festeggiarlo affatto. Una categoria, però, ne avverte indubbiamente la magia: i bambini. Scuole chiuse, alberi di Natale accesi, letterine a Babbo Natale spedite. Una sensazione di elettricità unica e, purtroppo, destinata a perdersi con gli anni. Per immortalarla, con la speranza di riviverla per qualche attimo, abbiamo deciso di intervistare proprio loro, i bambini. Scoprendo che non tutto è come sembra. 

“Il Natale è il mio giorno preferito – ci dice Riccardo, sette anni – è bellissimo”. I compagni di classe sembrano concordare: per ognuno il 25 Dicembre ha qualcosa di magico, indipendentemente dalla quantità di doni sotto all’albero. Babbo Natale, però, resta il più celebre atteso della giornata, come ci confermano Nicole ed Emma, raccontandoci quanto siano curiose di sapere cosa la slitta recapiterà loro. “La letterina è lunga – ammette Giulia – ma l’ho scritta tanto tempo fa. Non mi ricordo più che cosa ho chiesto, quindi non so se mi porterà tutto”. Chi invece ha le idee chiare è Aurora, che ha scelto di scrivere pochi regali, ma estremamente mirati e tecnologici: ad un adulto sembra quasi che il vecchio Babbo Natale, quello che portava bambole e macchinine, abbia dovuto cedere il passo ad una versione più giovane e tecnologica, per stare al passo coi tempi. 

I regali, però, non sono tutto. “Io a Natale sono felice perché facciamo un grande pranzo con i miei genitori, mio fratello ed i nonni”, ci dice Gabriele, sette anni. “Anche io trascorro il Natale con la mia famiglia. Con la mamma o il papà e i nonni – aggiunge Kimberly – stiamo insieme e siamo felici”. Pranzi, cuginetti, giocattoli fanno del 25 dicembre “la cosa più bella”. A rendere perfetto il quadro manca solo la neve, onnipresente nelle descrizioni dei bambini. Chi fa pupazzi, chi ci gioca, sembra essere fortemente legata all’idea di Natale che hanno i più piccoli, complice, probabilmente, la televisione.

Non tutti, però, sono davvero felici. “Ai grandi il Natale non piace: con loro Babbo Natale non è molto generoso”, ci dice Benedetta, sette anni. “Devono anche spalare la neve – le fa eco Emma – e non resta tempo per il pupazzo”. “Alcuni poi – ci racconta Sara – non stanno con i loro figli, perché lavorano o sono impegnati”. Che gli adulti abbiano perso un po’ della magia del Natale, insomma, è chiaro anche ai bambini. I problemi, la crisi, le preoccupazioni e gli anni contribuiscono ad offuscare non poco l’atmosfera della giornata, che diventa sempre più una ricorrenza uguale a tante altre. “Io invece a Natale non sono proprio mai triste – ci confida Riccardo, prima elementare – anzi, è una grandissima gioia”. 

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