Muore di parto, assolto il personale medico
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
11 Dicembre 2013
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Muore di parto, assolto il personale medico

Chiuso il fascicolo aperto per il decesso della 32 enne alessandrina Roberta Bisoglio nei confronti dei due sanitari indagati, il ginecologo Lorenzo Torterolo e l'ostetrica Patrizia Limardon

Chiuso il fascicolo aperto per il decesso della 32 enne alessandrina Roberta Bisoglio nei confronti dei due sanitari indagati, il ginecologo Lorenzo Torterolo e l'ostetrica Patrizia Limardon

NOVI LIGURE – Non ci sono responsabilità penali da parte dei due medici dell’ospedale San Giacomo che, nel giugno 2012, assistettero la 32enne alessandrina Roberta Bisoglio, morta di parto. Il giudice Stefano Moltrasio ha firmato l’ordinanza di archiviazione che chiude il fascicolo nei confronti dei due sanitari indagati, il ginecologo Lorenzo Torterolo e l’ostetrica Patrizia Limardon.

Secondo quanto emerge dalle carte del processo, durante il travaglio, le condizioni di paziente e feto resero indispensabile il cosiddetto “parto operativo” con manovre che avrebbero cagionato “il prematuro distacco della placenta con conseguente emorragia”. Alla partoriente fu praticata una trasfusione di sangue, ma troppo tardi. Secondo il perito incaricato dalla pubblica accusa, “anche se effettuata in tempi ben più ristretti, con tutta probabilità la trasfusione non avrebbe salvato la vita di Roberta Bisoglio”.

L’avvocato della famiglia ha chiesto che il giudice respingesse la richiesta di archiviazione, sottolineando che quando si passa a un “parto operativo” c’è la necessità di avere sacche di sangue pronte per essere immediatamente trasfuse, tanto più che l’emorragia post partum è uno dei casi più frequenti di decesso di una partoriente. Però, per il giudice, erano inizialmente “assenti elementi che facessero presumere la necessità di un approvvigionamento preventivo di sangue”. La famiglia di Roberta Bisoglio ha annunciato che proseguirà la propria battaglia legale davanti al tribunale civile.

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