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Processo Michelin: “quella polvere bianca che non sapevo cosa era..”
Tre ex dipendenti Michelin sul banco dei testimoni per ricostruire le condizioni di lavoro in stabilimento tra gli anni Ottanta e Novanta. Tutti e tre hanno avuto patologie alla vescica
Tre ex dipendenti Michelin sul banco dei testimoni per ricostruire le condizioni di lavoro in stabilimento tra gli anni Ottanta e Novanta. Tutti e tre hanno avuto patologie alla vescica
ALESSANDRIA – Tre su tre con patologie alla vescica. Il quarto testimone, chiamato ieri in aula a testimoniare al processo contro cinque dirigenti Michelin, accusati di lesioni personali e omicidio colposo, non ha fatto in tempo a presentarsi, è già deceduto. Tornano le testimonianze degli ex dipendenti al processo Michelin per cercare di ricostruire l’ambiente di lavoro negli anni passati. Quella “polvere bianca” a cui nessuno dei tre sapeva dare un nome, e che serviva per non fare attaccare le fasce di gomma, le ammine aromatiche usate fino agli anni Ottanta, le altre sostanze utilizzate all’epoca nei processi produttivi, hanno o meno provocato patologie di cui ancora oggi gli ex dipendenti portano il segno?. E quanto contano le abitudini di vita degli stessi al di fuori dello stabilimento, come il fumo di sigaretta o l’ambiente circostante? E’ quanto dovrà stabilire il giudice Milano Catalano, al termine di un procedimento che si presenta difficile e ingarbugliato.
Intanto, ci sono, appunto, i ricordi dei testimoni che raccontano “di quella polvere bianca che non so di preciso cosa fosse” e che “costringeva a lavarsi la faccia subito dopo essere usciti dal reparto”. Poi il caldo di alcuni reparti, l’odore di gomma. Come nella precedente udienza, tutti e tre i testimoni hanno accusato problemi alla vescica.