Atm apre a Cisal, Ugl e Usb, sciopero revocato
Dopo l'incontro in prefettura, Atm apre al dialogo anche con i sindacati autonomi Cisal, Ugl e Usb esclusi fino ad oggi dalla contrattazione. Revocata la minaccia di sciopero
Dopo l'incontro in prefettura, Atm apre al dialogo anche con i sindacati autonomi Cisal, Ugl e Usb esclusi fino ad oggi dalla contrattazione. Revocata la minaccia di sciopero
ALESSANDRIA – Pace fatta tra Atm e i sindacati autonomi Cisal, Ugl e Usb. Ieri, davanti al prefetto vicario Ricciardi, si è conclusa positivamente la procedura di raffreddamento. Sciopero evitato, quindi, grazie all’apertura di Atm (presente l’amministratore delegato Ezio Bressan) che promette di coinvolgere, nel futuro, anche le tre sigle nei prossimi incontri. Cisal, Ugl e Usb denunciavano, infatti, la loro esclusione dagli accordi che hanno portato Atm con Cgil, Cisl, Uil e Silt, alla determinazione della cassa integrazione in deroga. Dall’ammortizzatore, a seguito di un successivo accordo, è stato sospeso per il personale viaggiante che sarà reimpiegato per i controlli a bordo dei mezzi.
“Apprendiamo favorevolmente la cancellazione della cassa in deroga per il personale viaggiante – dichiarano Luca Tropiano, segretario provinciale Cisal e il delegato Alessandro Criniti (nella foto)- Favorevolmente prendiamo atto anche del riutilizzo di parte del personale in esubero per mansioni di biglietteria e controllo all’evasione, punti fondamentali per la revoca del nostro sciopero.
Il verbale di accordo firmato con Atm, davanti al prefetto vicario Ricciardi, a cui va il nostro ringraziamento per l’importante ruolo di mediazione, ci consente di poterci avviare ad una discussione con l’amministrazione e la proprietà per portare avanti gli interessi del personale che non si sente rappresentati al tavolo dagli attuali interlocutori aziendali Cgil Cisl Uil e Silt.”
“Prendiamo atto favorevolmente -proseguono – dell’ interessamento e della apertura dell’attuale amministratore delegato Ezio Bressan al dialogo con le segreterie Faisa Cisal, Ugl e Usb, anche a nome dei lavoratori promotori e firmatari della petizione contro la trattativa promossa da Cgil, Cisl, Uil e Silt.”